Marco Ballestra: “Sentire le gente che parla di te morto, suscita un certo imbarazzo”

2 aprile 2010 | 06:44
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Marco Ballestra: “Sentire le gente che parla di te morto, suscita un certo imbarazzo”

“Vi devo confessare che questa esperienza ha un risvolto umano che mi ha emozionato.
L’aver trovato la giornalista di un quotidiano locale, singhiozzante di fronte alla locandina, non mi ha lasciato indifferente”

Vi devo confessare che sentire le gente che parla di te morto, suscita un certo imbarazzo.
Dopo aver sentito una litania di complimenti che assolutamente non mi merito, ho sbottato: "Facile parlarne bene da morto, e da vivo cosa dicevate?". Dopo una certa sorpresa, il capannello di persone mi mandava a quel paese.
Allora, mi sentivo più reale del Re e pronto per nuove avventure. Vi devo confessare che questa esperienza ha un risvolto umano che mi ha emozionato.
L’aver trovato la giornalista di un quotidiano locale, singhiozzante di fronte alla locandina, non mi ha lasciato indifferente. Si puo’ essere umani e giornalisti allo stesso tempo. Quale piacevole sorpresa.
Siete tutti invitati al mio funerale, il prossimo.
Marco Ballestra