Lettore non soddisfatto della visita nella nuova biblioteca di Ventimiglia

“Guardando la nuova biblioteca, anzi la parola più adatta è sala studio, vanto dell’amministrazione ho scorto un parallelismo con le librerie esposte all’IKEA tanto carine quanto vuote, con pochi libri e per giunta finti”
Alcuni giorni fa mi sono recato nella nuova biblioteca di Ventimiglia, contento (per una volta) dell’operato del sindaco, ma mi sbagliavo. Con l’ascensore salgo al primo piano e tra vetri, parquet e le onde del wi-fi osservo i numerosi ragazzi che affollano la sala studio, cosa che nella vecchia biblioteca succedeva di rado.
Vedo i pochi scaffali con i libri che fanno da contorno alla sala e chiedo agli addetti dove siano gli altri volumi, ma mi rispondono che sono tutti li, circa 5000 libri, i più recenti, come dire che la Divina Commedia è passata di moda, e si prevede che se ne possano esporre altri 2000, in totale 7000 volumi, meno della meta dei libri presenti nel fondo moderno della vecchia biblioteca, circa 20.000 La sede di Ventimiglia alta è chiusa, ufficialmente per restauri, informandomi in regione ho saputo che i finanziamenti per la ristrutturazione non sono stati stanziati, quindi non sono stati ne erogati ne tanto meno c’è una data di inizio
lavori, quindi i tempi della riapertura saranno lunghissimi.
Guardando la nuova biblioteca, anzi la parola più adatta è sala studio, vanto dell’amministrazione ho scorto un parallelismo con le librerie esposte all’IKEA tanto carine quanto vuote, con pochi libri e per giunta finti. Di sicuro il sindaco Scullino dovrà rivedere la sua politica per quanto riguarda la “cultura” perché è perlomeno carente, una città di quasi 30.000 abitanti come Ventimiglia non può rimanere praticamente senza una biblioteca.
Massimo D’Eusebio
Sinistra Ecologia e Libertà Intemelio