Finanziere assolto dalla concussione ma condannato a 1 anno e 3 mesi per un furto all’ex Standa

15 aprile 2010 | 14:09
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Finanziere assolto dalla concussione ma condannato a 1 anno e 3 mesi per un furto all’ex Standa

Il militare era stato inizialmente accusato di aver tenuto una condotta illegale, quella della concussione, nel periodo dal 2004 al 2007; oggi, invece, il Collegio del tribunale di Sanremo, lo ha ritenuto colpevole di un solo episodio.

Un appuntato della Guardia di Finanza, Claudio Petrini, 45 anni, originario di Foggia, all’epoca dei fatti in servizio presso la Compagnia di Sanremo, accusato di essere più volte entrato al supermercato Standa di Bordighera (oggi “Billa”), per fare la spesa senza pagare, qualificandosi come finanziere con gli agenti della vigilanza interna del supermercato e dicendo, all’atto dei controlli, che lo zainetto non poteva essere aperto, in quanto conteneva una pistola e documenti riservatissimi, è stato assolto, oggi, dall’accusa di concussione ma condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione per furto aggravato.

Il militare era stato inizialmente accusato di aver tenuto una condotta illegale, quella della concussione, nel periodo dal 2004 al 2007; oggi, invece, il Collegio del tribunale di Sanremo (presidente Piera Panico, giudici a latere: Anna Bonsignorio e Lorenzo Purpura) lo ha ritenuto colpevole di un solo episodio, quello del furto aggravato, risalente al 2 giugno del 2007, quando i Carabinieri trovarono nel suo zainetto generi alimentari non pagati alla cassa. Il Collegio ha, inoltre, concesso la sospensione della pena.

Il suo difensore, l’avvocato Marzia Ballestra, è riuscito a smantellare l’ipotesi della concussione, secondo la quale, il finanziere era solito entrare alla Standa, riempire lo zainetto di generi alimentari e non pagare, dicendo, una volta raggiunta la cassa, chela sua borsa non poteva essere aperta, in quanto conteneva una pistola e documenti riservatissimi. Tuttavia, c’erano alcuni dipendenti che asserivano di averlo visto riempire lo zainetto. Per questo motivo è, poi, partita l’indagine. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero Michele Stagno (all’epoca ancora in servizio a Sanremo), aveva chiesto una condanna a 4 anni e 3 mesi.