
“La vera Pasqua, quella che ci trasforma in uomini nuovi e rende la nostra vita un annuncio di pace e di gioia che si diffonde nel mondo”
Pasqua. Nell’oscurità della notte risuonano festose le campane dell’annuncio del Cristo Risorto. Raggio improvviso, fortemente atteso che sconfigge l’opprimente cappa dei nostri mali, delle nostre miserie. Suono di liberazione, di speranza che attraversa il mondo e segna l’inizio di una vita rinnovata. Gli uomini, come l’antico popolo ebreo sotto l’oppressione dei faraoni di Egitto, innalzano il loro grido di dolore, che non cade nel vuoto, ma trova una tale accoglienza al punto che lo stesso Figlio di Dio si fa prossimo assumendo la nostra natura per condividere la nostra esperienza e, con la tragica morte sulla croce, diventare il Redentore di tutti coloro che guardano a Lui con fede. La croce si trasfigura per lo splendore e la gloria del Risorto, che ci invita a toccare le piaghe dei chiodi e della lancia, perché anche noi come l’apostolo Tommaso possiamo per la fede riconoscerlo: “Mio Signore e mio Dio” e, credendo, avere salvezza e vita. La superbia, la violenza, l’ingiustizia, l’egoismo sono, per l’umiliazione, la mitezza, l’amore del Cristo annientati sulla croce, il vero albero della vita, già prefigurato nell’Eden, che offre a tutti il frutto che sconfigge la morte e ogni sorta di male e, insieme, dona pienezza di vita. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. E’ il sacrificio unico e supremo che si rinnova misticamente nel convito eucaristico del “Pane vivo disceso dal cielo” per cui chi ne mangia “vivrà in eterno”. Questa è la vera Pasqua, quella che ci trasforma in uomini nuovi e rende la nostra vita un annuncio di pace e di gioia che si diffonde nel mondo, come l’atteso festoso scampanio e il liberatorio canto dell’Alleluia pasquale. Buona Pasqua a tutti!
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