Assenteismo e politica, la proposta del senatore Andrea Guglieri

“Basterebbe fissare ad ogni tornata elettorale il numero dei rappresentanti politici presso le istituzioni in funzione inversamente proporzionale alla percentuale degli astenuti (al netto di una soglia minima di astensione fisiologica)”
Il partito delle astensioni è in continua crescita, al punto da divenire il primo partito, con una percentuale di circa il 40%, senza, tuttavia, potere incidere sulle scelte economico- sociali del Paese.
La politica, per un giorno si preoccupa di denunciare la disaffezione dei cittadini nei confronti dei partiti e promette un cambio di rotta; il tutto con mere dichiarazioni di facciata, perché il giorno dopo, occupate le istituzioni, tutto continua come prima Eppure, se si volesse, l’astensionismo potrebbe servire da stimolo per meglio operare nell’interesse della collettività. Basterebbe fissare ad ogni tornata elettorale il numero dei rappresentanti politici presso le istituzioni in funzione inversamente proporzionale alla percentuale degli astenuti (al netto di una soglia minima di astensione fisiologica) Con gli ultimi risultati avremmo una riduzione del 30-40% degli eletti nei comuni, provincie regioni e parlamento con un risparmio consistente dei costi della politica di cui si parla da anni senza alcun esito. Tutto ciò, a parere di chi scrive, potrebbe avere l’effetto di far si che i partiti si impegnino in misura superiore a quella attuale ad operare nell’interesse degli elettori per ottenere a loro volta più eletti.
Senatore Andrea Guglieri