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Andrea Gorlero del Pd spiega il suo intervento in tema di bilancio

29 aprile 2010 | 18:53
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Andrea Gorlero del Pd spiega il suo intervento in tema di bilancio

L’amministrazione Zoccarato ha aumentato e non ridotto le spese correnti e se supererà il plafond assumerà una grave responsabilità davanti alla Corte dei Conti. Se non lo farà aggraverà la già precaria crisi occupazionale

Il duro confronto che ho sostenuto per conto del PD sul bilancio 2010 del comune di Sanremo, ancorché svolto con argomentazioni tecniche nell’ambito del consiglio comunale, riguarda questioni politiche destinate, se non muterà la legislazione nazionale sul Patto di stabilità entro pochi mesi, ad abbattersi come un ciclone sul bilancio del comune e sul tessuto economico della città.
Le questioni da noi poste sono essenzialmente due:
la prima riguarda il divieto imposto dallo Stato al comune di Sanremo di non impegnare nel 2010 spese correnti in misura superiore all’importo impegnato nel 2009.
E ciò senza alcuna esclusione.
L’amministrazione Zoccarato ha sostenuto prima e durante il dibattito in Consiglio Comunale che i fondi  dati a Casinò spa per pagare i costi del casinò sono fuori dal divieto, che il compenso dato a Casinò spa per l’impegno profuso a gestire il Casinò non è un compenso ma "un’espressione infelice" ( cito la relazione dei tecnici al consiglio comunale) che è stata usata a sproposito perché si voleva dire un’altra cosa (secondo l’interpretazione "autentica" resa nel corso del dibattito da un consigliere comunale di maggioranza), che il rendiconto della spesa corrente del 2009 indicato nella bozza di bilancio non è veritiero perché il consuntivo vero è più alto di 800.00 euro.
I dati politici della prima questione da noi posta sono due:
1) in presenza di una grave crisi finanziaria dovuta agli assurdi limiti del patto di stabilità voluti dal ministro Tremonti, il centro-destra di Sanremo non vuole ridurre  la spesa corrente ma, anzi, l’ha voluta incrementare (vedi appalto raccolta e spazzamento rifiuti o manifestazioni improbabili per costo e risultati come la festa del cioccolato )
2) per poter aumentare le spese correnti si attacca ad alcune interpretazioni di legge che, però, se si rivelasseso errate ( e la Corte dei Conti del Piemonte ha già detto che nessuna voce può essere esclusa dal conto della spesa corrente e loro stessi – come visto sopra – riconoscono di aver usato espressioni sbagliate per definire somme date a Casinò spa e l’erroneità dei dati contenuti nella bozza di bilancio) determinerebbero il supero dei limiti imposti dallo Stato da un minimo di 811.000,00 euro ad un massimo di 5.684.000,00 euro, causando il collasso finanziario del comune.

La seconda questione riguarda il rispetto del patto di stabilità nel 2010. Per rispettare tale limite l’amministrazione Zoccarato ha bloccato il 75 % dei pagamenti di numerosi stati di avanzamento lavori maturati e ha sospeso la quasi totalità – salvo alcune eccezioni – dei cantieri di opere pubbliche già consegnati, per un ammontare di lavori di euro 12.840.000,00.
Per come è stato impostato il bilancio 2010 oggi è possibile evitare il perdurare di tale situazione solo splafonando il patto di stabilità.
Ma poiché l’amministrazione Zoccarato non è stata prudente, perché ha aumentato e non ridotto, come avrebbe potuto e dovuto, le spese correnti ed ha violato un preciso vincolo di legge che impone la quantificazione dei pagamenti che doveva effettuare nel 2010 in base agli obblighi già assunti, se splafonerà assumerà una grave responsabilità davanti alla Corte dei Conti.

Ma incorrerà nella medesima responsabilità anche se deciderà di non splafonare in quanto il permanere del blocco dei pagamenti e, soprattutto, quello dei cantieri determinerà a carico del comune interessi su tardivi pagamenti e spese per fermo cantiere, oltre un insopportabile aggravemento della crisi occupazionale nella città già in atto ed una profonda sofferenza dell’imprenditoria locale.

Andrea Gorlero
Consigliere Comunale
del PD di Sanremo