Traffico d’armi: poliziotto dovrà riferire al gup sulla direzione dell’auto condotta da Calvini





Secondo l’accusa, la vettura condotta da Simone Calvini, al momento dell’alt, era diretta verso il Montenero, dove abita Pellegrino, prova questa che le armi (una pistola e una carabina) erano destinate all’imprenditore. Di parere diverso l’imputato.
La testimonianza di un poliziotto, chiamato a riferire al gup Eduardo Bracco, se l’auto fermata con le armi, la sera del 25 marzo scorso, viaggiava davvero in direzione monte o sull’Aurelia, sara’ determinante, domani, al rito abbreviato nei confronti del commerciante di armi Pierino Calvini, 59 anni; del figlio Simone, 35 anni, titolari dell’armeria ‘Ausenda caccia e sport’, di via Roma, a Sanremo e dell’imprenditore Roberto Pellegrino, 32 anni, di Bordighera, arrestati, nell’aprile scorso, in un’operazione condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura di Sanremo, perche’ accusati a vario titolo di vendita abusiva di armi e porto illegale di armi da sparo.
Secondo l’accusa, infatti, la vettura condotta da Simone Calvini, al momento dell’alt, era diretta verso il Montenero, dove abita Pellegrino, prova questa che le armi (una pistola e una carabina) erano destinate all’imprenditore. L’imputato, invece, sostiene che stava percorrendo l’Aurelia e che si sarebbe spostato in via Montenero, soltanto dopo l’alt di polizia, per togliersi dalla strada.
Gli inquirenti ritengono infatti, che i titolari dell’armeria vendessero pistole e fucili in modo illegale, a Pellegrino, facendone figurare la regolare esportazione in Francia. A margine della stessa chiesta – inizialmente condotta dal compianto pubblico ministero Francesco Pescetto – in Francia, fini’ in carcere anche Gabriel Marsero, fermato a un posto di blocco alle porte di una cittadina del Midi-Pyrenees.