L’Udc di Sanremo interviene in merito alla sentenza della Corte Europea sul crocifisso nelle scuole

“Usando l’alibi di una malcelata libertà di coscienza – dicono Alessandro Sindoni e Alessio Rossi – si promuove una discriminazione verso il Cristianesimo, e si vuole, fatto ancor più grave e preoccupante, ridurre le religione ad un fatto privato”
L’Unione dei Democratici Cristiani di Sanremo, in virtù dei valori cristiani, che sono la radice del modo di far politica del Partito, esprime una forte preoccupazione, circa la recente sentenza della Corte Europea che vieta l’esposizione del Crocifisso nelle aule.
"Usando l’alibi di una malcelata libertà di coscienza – dicono Alessandro Sindoni e Alessio Rossi – si promuove una vera e propria discriminazione verso il Cristianesimo, e si vuole, fatto ancor più grave e preoccupante, ridurre le religione ad un fatto meramente privato. La religione cattolica, rappresenta un elemento fondamentale per la nostra civiltà è attaccare il Crocifisso, significa attaccare l’identità storica del popolo italiano. La sentenza della Corte Europea, non favorisce, il comportamento del laico cristiano, ad avvicinarsi ad un’Europa, che lui stesso ha fortemente sostenuto fin dagli albori. L’Udc sanremese auspica che tutte le altre forze politiche ed i movimenti impegnati nel sociale, si adoperino, affinchè vi sia un forte dibattito sulla Sentenza della Corte europea, quanto mai lesiva della libertà dei singoli".