La doppia vendita della Ferrari: acquirenti in lite ed ex proprietario davanti al giudice per truffa

Sul banco degli imputati, il proprietario della pregiata vettura: Fulvio Visioli, di Casalmaggiore (Cremona) che da parte lesa e’ presto passato sul banco degli imputati, in quanto accusato di aver venduto due volte la stessa auto a due persone diverse.
E’ proseguita, stamani, in tribunale a Sanremo, con l’audizione di un teste, l’istruttoria dibattimentale al processo per truffa e calunnia relativo alla doppia vendita di una Ferrari d’epoca, la ‘250 mm Barchetta’, del valore di circa 3 miliardi di vecchie lire, che si vocifera fosse appartenuta al cavalier Ferrari. Sul banco degli imputati, il proprietario della pregiata vettura: Fulvio Visioli, di Casalmaggiore (Cremona) che da parte lesa e’ presto passato sul banco degli imputati, in quanto accusato di aver venduto due volte la stessa auto a due persone diverse.
I fatti risalgono al 2002 e si riferiscono a una laboriosa indagine, che parte da Sanremo e riguarda la vendita dell’auto d’epoca, il cui ricavato sarebbe servito per coprire la quota partecipativa di una trattativa immobiliare che, tuttavia, non ando’ mai a buon fine. Auto che, a quanto pare, sarebbe stata venduta ad altrettanti acquirenti, in lite tra loro, in quanto entrambi ne rivendicano il legittimo possesso.
Nel corso dell’udienza, celebrata davanti al giudice monocratico Lorenzo Purpura, e’ stato ascoltato un teste, Romeo Grassi, che avrebbe presenziato ad alcune delle intese relative alla compravendita, in particolare alla consegna di una busta con del denaro. L’imputato e’ comparso in giudizio difeso dall’avvocato Alessandro Moroni. Il giudice ha, poi, aggiornato l’udienza al 9 novembre per proseguire con l’audizione dei testi.