Gianluca e Shira, l’avventurosa storia di un ex operaio e il suo cane che dura da 9 anni e 39.100 km

21 ottobre 2009 | 11:55
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Gianluca e Shira, l’avventurosa storia di un ex operaio e il suo cane che dura da 9 anni e 39.100 km
Gianluca e Shira, l’avventurosa storia di un ex operaio e il suo cane che dura da 9 anni e 39.100 km
Gianluca e Shira, l’avventurosa storia di un ex operaio e il suo cane che dura da 9 anni e 39.100 km
Gianluca e Shira, l’avventurosa storia di un ex operaio e il suo cane che dura da 9 anni e 39.100 km

Insieme hanno gia’ percorso oltre 39mila chilometri, a piedi, in giro per l’Italia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Repubblica di San Marino e il Vaticano, entrando nel Guinness dei primati.

Si chiamano Gianluca Ratta e Shira: lui, 37 anni, originario di Torino, e’ ex impiegato per un’azienda alimentare dell’Alto Adige; lei, un cane di razza Husky, trovato otto anni fa per strada, a Marina di Ragusa. Insieme hanno gia’ percorso oltre 39mila chilometri, a piedi, in giro per l’Italia, la Francia, la Germania, l’Austria, la Repubblica di San Marino e il Vaticano, entrando cosi’ nel Guinness dei primati come la coppia uomo-cane che ha percorso piu’ chilometri a piedi. Gianluca, che e’ partito, il primo gennaio del 2000, da Genova, per questa interminabile avventura, ieri e’ giunto a Bordighera (Imperia), dove ha appena iniziato il terzo giro d’Italia a piedi.

‘Lavorava e studiavo biologia – racconta Gianluca -, Poi, un giorno, seduto su una panchina, al confine con l’Austria, ho iniziato a disegnare la mia vita. Ho voluto ascoltare il mio cuore e a prendere i miei sogni per mano. All’eta’ di 7 anni, ho aperto il mio primo atlante geografico che ho chiuso e riaperto, quando avevo 28 anni, dopo la morte di mio padre. Ad oggi ho percorso 39.100 chilometri, in 1.120 giorni di cammino effettivo; ho cambiato 27 paia di scarpe ed ho attraversato due volte il perimetro dell’Italia, isole comprese’. Come vivete, e soprattutto come vi mantenete, tu e Shira.

‘Ho incontrato Shira, dopo circa 6.000 chilometri, a un anno dopo l’inizio di questo mio percorso. Viviamo chiedendo ospitalita’ a istituti religiosi o istituzioni locali e da un anno circa posso contare su di una casa editrice come sponsor. Talvolta dormiamo in albergo, ma non di rado abbiamo trascorso notti all’addiaccio. Ci spostiamo sempre a piedi e non usiamo mai mezzi pubblici. Il mio prossimo itinerario: l’Aurelia, fino a Genova e poi il passo dei Giovi. Il futuro e’ un’ipotesi. Vivo il mio sogno e, dal quale non voglio assolutamente svegliarmi. In questi anni di pellegrinaggio ho visto cambiare l’Italia, constatando, purtroppo, un regresso umano, che si nota negli sguardi delle persone’. Gianluca organizza spesso incontri con gli studenti delle elementari e delle medie, per raccontare la sua, anzi la loro, esperienza di vita.