Frustate da ragazzine, in cambio di schede telefoniche: Derin condannato a 3 anni e mezzo

21 ottobre 2009 | 13:16
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Frustate da ragazzine, in cambio di schede telefoniche: Derin condannato a 3 anni e mezzo
Frustate da ragazzine, in cambio di schede telefoniche: Derin condannato a 3 anni e mezzo
Frustate da ragazzine, in cambio di schede telefoniche: Derin condannato a 3 anni e mezzo

Si tratta del 37enne di Imperia che nell’estate dello scorso anno fu arrestato per avere indotto delle ragazzine di eta’ compresa tra i 14 ed i 16 anni a frustarlo e guardarlo in pose oscene dando poi loro in cambio ricariche telefoniche.

Il gup del tribunale di Genova ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione, nelle forme del rito abbreviato: Claudio Derin, 37 anni, il meccanico, di Imperia, arrestato, nel luglio del 2008, con l’accusa di induzione alla pornografia minorile, per aver indotto quattro ragazzine, tra i 14 e i 16 anni, a picchiarlo, insultarlo e frustarlo, in cambio di ricariche telefoniche.

Il processo si e’ svolto nel capoluogo ligure, in quanto il sequestro di materiale pornografico ricade sotto la competenza della Direzione Distrettuale Antimafia. Il pm Mario Morisani aveva chiesto 9 anni, meno un terzo per il giudizio abbreviato, quindi, sei anni di detenzione. Aveva organizzato incontri in parcheggi pubblici, ma appartati, e si era mostrato e fatto filmare in pose oscene.

Due gli episodi accertati; prima del terzo era stato arrestato. Fu la madre di una delle ragazze a scoprire la vicenda in cui era rimasta coinvolta la figlia sporgendo denuncia alla polizia. Nel corso delle precedenti udienze, si erano costituite parte civile due delle cinque minorenni coinvolte come parti lese. Derin – difeso dall’avvocato Damiris Bellini, di Imperia – al quale venne sequestrato diverso materiale pornografico, aveva conosciuto le ragazzine attraverso il programma ‘Messenger’, sul quale compariva con il nickname (nomignolo) di ‘sofie-trav’.

Claudio, infatti, era anche travestito e si mostrava in tenuta dal contenuto piuttosto inequivocabile. Erano state le madri a scoprire la vicenda, monitorando il computer delle figlie e scoprendo diverse foto e filmati osceni. ‘Entro 45 giorni i giudice depositera’ le motivazioni – commenta l’avvocato Bellini –. Le leggeremo e valuteremo se ricorrere in Appello. In parte e’ stata accolta la tesi difensiva, con la prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti; mentre il reato di pornografia minorile e’ stato riconosciuto per un solo capo. Per altri e’ stato derubricato in atti osceni’.