Le foto dell’inaugurazione dell’organo nella Chiesa di San Secondo a Ventimiglia






Il parroco Don Claudio Bigarella, dopo essere entrato in possesso dello strumento nel 2004, si è impegnato insieme alla comunità e alla ditta Giacobazzi a riportare l’organo al primitivo splendore
Un sabato sera emozionante nella chiesa di San Secondo in Ventimiglia. La musica torna protagonista nella vita della parrocchia ligure. Lo strumento che ha permesso questa nuova vitalità è l’organo “Nicholson Goll Giacobazzi” costruito nel 1868: dopo un intenso utilizzo presso Chiesa Anglicana di St. John in Mentone (Francia) e oltre di un ventennio di silenzio, è tornato a suonare grazie ai lavori di rimozione, restauro e ricollocazione a cura della ditta Giacobazzi di Modena.
Lo strumento, dotato di una chiara e leggiadra sonorità, ha una particolarità quasi unica per il contesto organistico italiano: le canne sono magnificamente dipinte, in particolare si caratterizzano per uno sfondo azzurro sgargiante accompagnato da motivi geometrici e floreali di colore verde, rosso e oro.
Il parroco Don Claudio Bigarella, dopo essere entrato in possesso dello strumento nel 2004, si è impegnato insieme alla comunità e alla ditta Giacobazzi a riportare l’organo al primitivo splendore, poiché nel 1926 l’organaro L. Goll aveva dipinto di nero le colorate canne.
Questo impegno è culminato nella partecipatissima manifestazione di sabato 22 agosto 2009:
alle ore 21.00 si è tenuta la Solenne Benedizione dello strumento impartita dall’ex parroco di San Secondo Don Andrea Maggi, che in veste dorata e con trasporto ed entusiasmo ha esortato i partecipanti ad imparare a pregare anche con l’aiuto della musica; è seguita poi l’esposizione della targa posta all’ingresso della chiesa a memoria della donazione e della sua data.
Il saluto e i ringraziamenti di Don Claudio e la spiegazione delle caratteristiche e notizie storiche dell’organo da parte dell’organaro, hanno poi introdotto la seconda parte della manifestazione ovvero il Concerto di Inaugurazione dell’organo del Maestro Luca Di Donato.
Il Maestro, musicista di respiro internazionale grazie anche alle sue esibizioni a New York e Tokyo, ha eseguito brani (a carattere religioso e non) di noti autori francesi e inglesi cercando, come egli stesso ha spiegato prima del’esibizione, di cogliere gli aspetti più caratteristici dell’organo e della sua storia.
Il risultato è stata una costante ed intensa partecipazione di tutto il pubblico, costretto anche a godere del concerto all’esterno della chiesa data la numerosità degli astanti.
La serata ha inoltre riservato piacevoli sorprese, che hanno sottolineato quanto la musica sia un linguaggio trasversale: una batteria suonata da un giovane parrocchiano ha accompagnato il Maestro Di Donato in alcuni brani, deliziando il pubblico anche con un allegro medley fuori programma, ricco di citazioni di celeberrime melodie.
Il concerto si è poi concluso con un altro fuori programma, a grande richiesta del pubblico: una improvvisazione sul tema del “Carosello” Rai.
Musica profana e “circense” in chiesa? Forse si, ma lasciare nei cuori delle persone la consapevolezza che la loro preghiera da oggi in avanti sarà più amplificata grazie alla musica, ha un immenso valore religioso.
L’ ORGANO DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI S. SECONDO IN VENTIMIGLIA
Costruito dall’organaro Jhon Nicholson di Worcester -England- nel 1868 per la Chiesa Anglicana di St. Jhon in Mentone -Francia-
Viene collocato in una nicchia sulla destra del presbiterio, è a trasmissione meccanica per le tastiere e pneumatica per il pedale, conta 12 registri e ha una facciata con canne interamente decorate.
Nel 1926 l’Organaro Lucian Goll lo ristruttura e lo amplia portandolo a 19 registri sostituendo la consolle, trasformando la trasmissione da meccanica in pneumatica, integrandolo di nuovi registri, sostituendone 2, facendo una nuova facciata sia come mobile che come canne che era apposta frontalmente a quella originale. Per non vedere sul retro della facciata nuova i colori emergenti della facciata storica, dipinge di colore nero tutte le canne decorate. Questa trasformazione traumatizza in modo molto sostanziale lo strumento, in quanto, vengono asportate molte parti originali, ricostruita la struttura portante, modificata e integrata la manticeria, tagliate parti del prospetto originale.
Nel corso degli anni, lo strumento, viene molto utilizzato fino a quando il suo livello di usura lo ha reso malamente funzionante e le infiltrazioni di acqua provenienti dal tetto lo danneggiano al punto di renderlo inutilizzabile.
Nel 2004 la Comunità Anglicana decide di liberare lo spazio occupato dall’organo non più funzionante da anni e tramite l’intercessione del M° Silvano Rodi lo dona alla Chiesa di S. Secondo in Ventimiglia.
Il Parroco D. Claudio Bigarella affida i lavori di rimozione, restauro e ricollocazione alla ditta Giacobazzi di Modena, la quale, ha il compito di recuperare lo strumento e riportarlo al suo primitivo splendore. Durante i lavori viene a maturare, e quindi sfruttata, la possibilità di recuperare un registro di contrabasso 16’ (unico superstite del distrutto organo Nicholson della Chiesa Anglicana di Bordighera) e una batteria in 16’ 8’ 4’ di English tuba, portando cosi lo strumento a 24 registri.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione Alessandro Giacobazzi (www.alessandrogiacobazzi.org)