Claudio Mazza: “Ex caserme Revelli: Tanti progetti, un grande sogno”






“I progetti sono ambiziosi però la realizzazione sarà ardua, non solo per i capitali che ci vorranno ma soprattutto perché a decidere sul da farsi non sarà soltanto il Comune di Taggia, ci sarà pure la Provincia di Imperia e il Demanio”
Per chi non avesse letto la notizia a suo tempo, in data 23 giugno 2009 a Sanremo, presso la Villa Nobel, è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Imperia e il Comune di Taggia – rappresentate dal Presidente Gianni Giuliano e il Sindaco Vincenzo Genduso – avendo come obiettivo la riqualificazione delle ex Caserme Revelli a Taggia.
E prevista la realizzazione di un “campus scolastico-sportivo”, ad uso non solo di Taggia e Arma ma di tutta la provincia. La struttura militare dismessa da circa una trentina di anni si estende su una superficie di 64.515 mq tra terreni e fabbricati. Su quest’area saranno realizzati diversi stabilimenti scolastici, strutture sportive (di pallavolo, pallacanestro), palestre (di judo, karate), un auditorium, parcheggi ed aree verdi. Una parte dell’area molto probabilmente sarà adibita ad uso residenziale.
I progetti sono ambiziosi però la realizzazione sarà ardua, non solo per i capitali che ci vorranno ma soprattutto perché a decidere sul da farsi non sarà soltanto il Comune di Taggia, ci sarà pure la Provincia di Imperia e il Demanio. Quest’ultimo è proprietario del complesso immobiliare e chiede, in cambio, un’area da destinare ad uso residenziale.
In attesa che la riqualificazione delle ex caserme Revelli si realizzi (chissà per quando), mi permetto d’indirizzare a chi di competenza una richiesta affinché “Le Revelli” – come le ha chiamate il Presidente Giuliano (si veda La Stampa del 24/06/2009) affermando che sono il più grande complesso immobiliare della provincia – siano tenute in uno stato decoroso, per rispetto delle persone che ci studiano e lavorano in quell’area, che è abbandonata a se stessa, che serve pure da discarica, dove ci sono fabbricati in rovina che potrebbero servire da rifugio a sbandati, alcuni cavi elettrici anziché essere tesi sui pali sono penzolanti, il terreno di calcio è in uno stato di totale abbandono, dove giace la carcassa di un’autovettura senza targhe.
Un giorno forse, avremo un bel “campus scolastico-sportivo”, per momento abbiamo il “campus della vergogna”.
Claudio Mazza
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