Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino

29 aprile 2009 | 09:13
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Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino
Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino
Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino
Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino
Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino
Traffico di armi: in manette i titolari dell’armeria Calvini di Sanremo e l’imprenditore Pellegrino

Il blitz e’ scattato, stamani, all’alba, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sembra che i titolari dell’armeria vendessero armi in modo illegale a Pellegrino,facendone figurare l’esportazione in Francia.

Il commerciante di armi Pierino Calvini, 59 anni e il figlio Simone, 35 anni, titolari dell’armeria ‘Ausenda caccia e sport’, di via Roma, a Sanremo, nonche’ l’imprenditore Roberto Pellegrino, 32 anni, di Bordighera, sono stati arrestati in un’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Imperia, con il Commissariato di Ventimiglia (diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Ruggiero) e coordinata dalla Procura di Sanremo, con l’accusa a vario titolo di vendita abusiva di armi e porto illegale di armi da sparo. Il blitz e’ scattato, stamani, all’alba e i tre sono stati arrestati nelle rispettive abitazioni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sembra che i titolari dell’armeria vendessero pistole e fucili in modo illegale, a Pellegrino, facendone figurare la regolare esportazione in Francia. I casi, finora, accertati riguardano una carabina e due pistole. I tre sono stati arrestati su ordine di custodia cautelare, a firma del gip Maria Grazia Leopardi di Sanremo. Nel mirino degli investigatori, diretti dal vice questore aggiunto Raffaele Mascia, ci sono anche altri casi sospetti, per i quali sono in corso accertamenti sui presunti acquirenti delle armi. L’indagine, partita circa un mese e mezzo fa, e’ coordinata dal pubblico ministero Francesco Pescetto.

In particolare, dopo aver ottenuto l’autorizzazione all’esportazione di armi a favore di soggetti di cittadinanza francese, producendo documentazione falsificata, i gestori dell’armeria cedevano le armi a soggetti non autorizzati e legali alla criminalità organizzata.

La simulata esportazione all’estero consentiva all’armeria di registrare sull’apposito registro di scarico l’avvenuta vendita dell’arma, ottenendone che uscisse dal legale circuito di movimentazione, senza ulteriori possibili controlli da parte delle Autorità: le armi in realtà venivano cedute ed utilizzate in canali criminali.

Nel corso dell’operazione odierna sono state effettuate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati ed è stata sequestrata una pistola nonché altro materiale documentale che sarà vagliato nei prossimi giorni.