“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori

21 febbraio 2009 | 16:28
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“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori
“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori
“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori
“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori
“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori
“Se m’innamoro”: Più di 120 persone in piazza per rivendicare la pari dignità di tutti gli amori

L’appello ai tanti artisti del Festival di partecipare numerosi al corteo, lanciato giovedi’ scorso, alla presentazione dell’evento, non ha colto nel segno. In segno provocatorio era stato invitato anche Paolo Bonolis.

‘La ricerca della felicita’ e’ qualcosa di legittimo e possibile, non e’ irregolare’. E’ questo il messaggio corale lanciato, questo pomeriggio, da oltre cento omosessuali riunitisi in corteo, nella Sanremo del Festival, per rivendicare la pari dignitia’ di tutti gli amori. ‘Tutti gli amori sono positivi – ha affermato Cristina Gramolini, presidente nazionale di ArciLesbica – e raccontare solo una storia, in mezzo a tante altre, che racconta di una persona che ha tanto sofferto, ma adesso e’ finalmente felice, perche’ e’ tornato nella norma (il riferimento e’ alla canzone di Povia, ndr), e’ un manifesto per dire che gli altri sono sfortunati, sofferenti e tristi, cosa che noi non siamo’. L’evento e’ stato organizzato dalle associazioni gay, lesbiche e bisessuali. Un corteo festoso, che e’ partito, intorno alle 16, da corso Trento Trieste, per proseguire in via Nino Bixio, al ritmo musica, balli e slogan. L’appello ai tanti artisti del Festival di partecipare numerosi al corteo, lanciato giovedi’ scorso, alla presentazione dell’evento, non ha colto nel segno. In segno provocatorio era stato invitato anche Paolo Bonolis.

Presenti, invece, l’eccentrico Solange e il giornalista Luca Giurato, che ha voluto esprimere solidarieta’ ai manifestanti: ‘Sono qui come cronista, come curioso di professione come vecchio osservatore di qualunque manifestazione. E’ una manifestazione serena, pacifica e tranquilla e mi auguro che i gay, come i non gay, portino sempre avanti i loro diritti che, comunque, non sono cosi’ vessati come si cerca di dire o di non dire. In questo Paese di progressi, almeno da questo punto di vista, ne sono stati fatti tanti’. Su quella che lo stesso Mancuso aveva definito operazione di marketing, riferendosi alla canzone di Povia, Giurato , risponde:’Sono le paraculate della case discografiche, sono stati furbini, ma fa parte del gioco, fa parte del circo’.

Il corteo festoso di oggi, che ha visto una massiccia presenza di forza dell’ordine, prende spunto dalla canzone vincitrice del Festival di Sanrmeo, del 1985, cantata dai Ricchi e Poveri, inno divertente che contiene nel suo testo anche versi che con leggerezza rivendicano l’universalita’ dell’amore: ‘Ma guarda il mondo come è strano, si stupisce se ti dico che ti amo, ma se ci togli anche l’amore, dopo averci tolto tutto, dove andiamo?’. Molti le bandiere e gli slogan mostrati durnate la manifestazione. Da ‘I genitori dicono ora basta!!’ a ‘Quando mi innamoro sono bellissimo’ e ‘Non c’e’ serenita’ senza felicita’.

Più tardi il FOTOSERVIZIO della manifestazione negli scatti d’autore di Arry