Commento sull’andamento della settimana in Borsa a cura del gruppo Banca Sella (27 febbraio)

Qualche timido rimbalzo si è avuto per titoli del settore bancario e dellauto che recuperano solo parzialmente le forti discese dei giorni precedenti. Altalenante Fiat che il 26 febbraio ha messo a segno un rimbalzo tecnico del 9,5%
Ennesima settimana caratterizzata da Borse in difficoltà, fatta eccezione per la giornata di rimbalzo di giovedì. Le principali Borse Mondiali hanno testato nuovi minimi di anno e di medio lungo periodo. S&P Mib ha portato la perdita annuale oltre il 20%.
Qualche timido rimbalzo si è avuto per titoli del settore bancario e dell’auto che recuperano solo parzialmente le forti discese dei giorni precedenti. Altalenante Fiat che il 26 febbraio ha messo a segno un rimbalzo tecnico del 9,5%.
I dati macroeconomici settimanali evidenziano il perdurare della crisi.
Si conferma per la Germania una crescita negativa del Prodotto Interno Lordo nel Q4 2008 (–1,7% a/a, -2,1% t/t). Cali su base trimestrale si sono registrati sia nelle esportazioni sia nelle importazioni; si è avuta una leggera crescita del reddito disponibile reale per effetto del calo dei prezzi ed un incremento del tasso di risparmio. Il tasso di disoccupazione tedesco è salito a febbraio al 7,9%.
Dagli Stati Uniti emergono nuovi cali della fiducia dei consumatori, scesa a 25 nel mese di febbraio; alla base di tale deterioramento vi sono le preoccupazioni per il mercato del lavoro. Piuttosto penalizzante anche il dato relativo al Pil Q4: la seconda stima evidenzia un calo del 6,2% t/t annualizzato.
La Bilancia Commerciale giapponese ha evidenziato nel mese di gennaio un calo mensile delle esportazioni del -10,4% m/m (-45,7% a/a) ed un contestuale calo delle importazioni del -6,9% m/m (-31,7% a/a).
Il prezzo del petrolio ha ripreso a salire in settimana, portandosi in area 45 dollari al barile, per poi ripiegare in area 43. I dati settimanali americani hanno evidenziato una ripresa dei consumi di benzina negli Stati Uniti, non supportati dai dati relativi alle scorte, scese di 3,3 milioni di barili. Si segnala un rientro delle quotazioni dell’oro che dopo aver superato la soglia psicologica dei 1000 dollari per oncia, ha ripiegato verso 960.
Per il mercato valutario il cambio euro – dollaro rimane in area 1,2640, mentre euro – yen in un intorno di 124.
Segnaliamo che il Gruppo potrebbe avere un interesse di qualunque natura sui prodotti finanziari contenuti in tale analisi.