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Accostarsi al Festival per osservare da vicino le dinamiche e le tecniche della comunicazione

21 febbraio 2009 | 06:15
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Accostarsi al Festival per osservare da vicino le dinamiche e le tecniche della comunicazione

Ci si deve porre di fronte a questo fenomeno non solo per divertimento, ma con senso critico, che sa cogliere quanto può ritornare utile per comunicare, in modo affascinante e quindi efficace, messaggi di alto valore umano e cristiano

Mi sembra più che logico dedicare lo spazio settimanale de “Il punto” al Festival della Canzone Italiana per riflettere sull’importante avvenimento che diffonde, con le canzoni, il nome di Sanremo nel mondo. Non sono spinto da motivi di carattere economico o artistico, semplicemente vorrei considerarne le enormi potenzialità di comunicazione per l’ampiezza della platea mediatica, che raggiunge decine di milioni di persone nella sola Italia. E’ certamente un canale privilegiato, per motivazioni diverse, e ciò spiega perché l’evento sia oggetto di attenzioni, di appetiti, di manovre varie. Ne dobbiamo prendere atto, senza soffermarci più di tanto, mentre ritengo atteggiamento congruo e intelligente accostarsi al Festival per osservare da vicino le dinamiche e le tecniche della comunicazione. Infatti da tutti si è fatto e si fa esperienza di quanto sia forte la suggestione di un semplice motivetto quando ottiene il gradimento popolare, per non prendere in considerazione soltanto la subdola azione persuasiva dei cosiddetti brani subliminali. Questi motivi, sia pur ripetutamente canticchiati quasi inconsciamente, incidono marcatamente nella mentalità e nella coscienza della gente. Però non si deve demonizzare il Festival, quanto piuttosto scoprirne le modalità di comunicazione, essendo la kermesse della canzone uno strepitoso strumento per trasmettere messaggi di ogni valenza, positivi e negativi, perché la musica e le canzoni, inserite in un contesto di elevata spettacolarità, aumentano la potenzialità di incidere nella vita e nel costume della società. Ci si deve porre di fronte a questo fenomeno non solo per divertimento, ma con senso critico, che sa cogliere quanto può ritornare utile per comunicare, in modo affascinante e quindi efficace, messaggi di alto valore umano e cristiano, come da anni si fa, ad esempio, con “Jubilmusic” e con il Festival internazionale della “Christian music”, proprio dallo stesso palco del teatro Ariston.

E’ possibile ascoltare il Punto in formato audio cliccando sul link a destra dell’articolo.
Ricordiamo, inoltre, che la rubrica va in onda su Radio Amicizia ogni domenica alle 9,15 e il lunedì alle 7,15