A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”

21 febbraio 2009 | 17:36
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A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”
A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”
A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”
A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”
A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”
A Sanremo manifestano anche gli operai Fiat di Pomigliano: “20.000 cassa integrati da settembre”

A lanciare il grido d’allarme, questo pomeriggio, sono state alcune decine di lavoratori, rappresentati dalla Fiom, che hanno protestato in piazza Colombo, a Sanremo, approfittando della vetrina del Festival. (FOTOSERVIZIO)

Sono circa 20.000, di cui 5.000 diretti a 15.000 provenienti dall’indotto, gli operai della Fiat di Pomigliano d’Arco (Napoli), finiti in cassa integrazione, dal settembre del 2008 ad oggi. A lanciare il grido d’allarme, questo pomeriggio, sono state alcune decine di lavoratori, rappresentati dalla Fiom, che hanno protestato in piazza Colombo, a Sanremo, approfittando della vetrina del Festival per portare l’attenzione sulla crisi dello stabilimento.

‘Oggi – ha affermato Francesco Percuoco, della Rsu Fiom Fiat di Pomigliano – con un mese intero di cassa integrazione percepiamo 760 euro. Siamo mono reddito e con una famiglia da portare avanti. Siamo qui a Sanremo per ribadire le parole del presidente della Repubblica Napolitano, che nel suo discorso di fine anno disse che da questa crisi deve uscire fuori un’Italia piu’ giusta. Noi diciamo che per un’Italia piu’ giusta, bisogna salvaguardare i posti di lavoro e la produzione in Italia. Chiediamo al governo, alle aziende e alle parti sociali di sedersi a un tavolo e trovare una soluzione’.

I manifestanti denunciano che, dopo aver a piu’ riprese chiesto un Piano Industriale, capace di rilanciare tutto il settore automobilistico campano, sono ancora tutt’oggi privi di nuove missioni produttive. ‘Tutto cio’ – aggiunge Percuoco – in concomitanza con una crisi industriale mondiale di proporzioni spaventose, non fa che alimentare preoccupazione ed ansia tra i lavoratori che vedono il proprio salario decurtarsi sempre piu’. E’ deludente vedere che in Italia si ripropongono gli incentivi alla rottamazione, gia’ esistenti prima della crisi, mentre altri governi stanziano molti miliardi di euro per salvaguardare l’auto, vincolando gli aiuti di Stato a scelte che garantiscono gli stabilimenti sul territorio e l’occupazione’. Conclude il sindacalista: ‘Il nostro obiettivo e’ lavorare onestamente, e per fare cio’ lo stabilimento Fiat Auto di Pomigliano deve continuare ad essere il più grande polo industriale del Mezzogiorno’.