A “La Talpa e Orologio” di Imperia alla presentazione del libro di Libereso Guglielmi

Il libro è finalmente disponibile nelle librerie
Prossima presentazione a Ospedaletti sabato 28 alle 17.30 presso la sala consigliare
Dopo il grande successo del concerto di Frankie Hi-Nrg Mc, che ha visto centinaia di persone affollare i locali del centro sociale ‘La talpa e l’orologio’ di Imperia, ancora un grande consenso di pubblico ieri sera in occasione della presentazione del libro ‘Oltre Il Giardino – Le ricette di Libereso Guglielmi’, a cura di Claudio Porchia. Oltre 50 persone hanno partecipato alla cena, preparata sulla base di alcune ricette del famoso giardiniere di Calvino, ed altre si sono aggiunte per il successivo incontro con l’autore, che per circa due ore ha parlato delle proprietà curative delle erbe e del loro utilizzo in cucina.
Il libro è ora disponibile, in tutte le librerie italiane, ed è il il primo libro firmato da Libereso Guglielmi.
Si tratta di un pratico libriccino edito dalla casa editrice Socialmente di Bologna, dove sono riportate una serie di ricette scelte fra le molte che compongono il “manuale d’uso” delle erbe o frutti commestibili conosciuti e utilizzati nei molti anni di vita e attività come botanico, giardiniere e comune ghiottone, da Libereso.
Un libro particolare per molti aspetti a cominciare dai disegni che accompagnano ciascuna ricetta: schizzi di pugno dell’autore che, accanto all’esercizio pluriennale di realizzazione di bellissime schede botaniche a matita, penna, acquarello ecc., ha affiancato il piacere del disegno di personaggi curiosi e ironici, immersi in attività culinarie e circondati da fiori, alberi, piante. Personaggi simpatici e dotati tutti di un gran naso e sempre sorridenti, l’immagine con cui, a pensarci, ci si immagina un grande chef!
Accanto ai disegni, 32 ricette succulente e curiose tutte originate da ortaggi o frutti o piante estremamente umili il cui risultato è, alla sola lettura, un piacevole deglutire e un desiderio immediato di cimentarsi nella realizzazione.
Si va dal classico ‘marò’ di fave, ai fichi fritti, alla torta di patate, alla conserva di rose, ai beignet di carciofi, alle tagliatelle di castagne al pesto ecc.
Una lettura che si rivela interessante a più livelli, come sempre accade quando si ha la ventura di ‘incontrare’ Libereso: da un lato il semplice piacere culinario, dall’altro la scoperta della possibilità di utilizzi raffinati di elementi estremamente semplici, spesso spontanei e ancora la rivelazione di usi risalenti molto indietro nel tempo di sostanze comuni e usatissime, perlomeno in Liguria, di cui si riporta, ad esempio, la versione inglese per la “Conserva di fiori di borragine” della Regina Henrietta Maria, risalente al 1655.
In molte ricette è poi possibile trovare indicazioni storiche o botaniche sull’ingrediente principale e per quasi tutte ne è riportato il disegno ‘professionale’, botanico.
Un libro questo che oltre a deliziare l’occhio e il palato, soddisfa anche il piacere della conoscenza.