Lorenzo Gariano ha completato con successo l’assalto decisivo al Vinson Massiv, in Antartide




La notizia è stata trasmessa via satellite dalla vetta del Vinson dallo stesso Gariano, emozionato e soddisfatto per il successo della missione sul Continente Bianco
E sono sette. Lorenzo Gariano, più forte delle avversità meteorologiche, con un freddo pungente che, in una giornata di cielo sereno, ha raggiunto i 40 gradi sotto zero con raffiche di vento gelido, nel tardo pomeriggio di venerdì 2 gennaio, quando in Italia erano le 21,25 (le 16,45 locali), ha completato con successo l’assalto decisivo al Vinson Massiv, cima più alta dell’Antartide. Il Vinson, alto 4897 metri, era l’unica delle sette montagne più alte dei continenti che ancora mancava alla sua “collezione” e, per il freddo intenso e anche per l’asperità dell’ascesa, si è rivelato più impegnativo di quanto si potesse supporre. Gariano entra così alla grande nel numero di scalatori (meno di cento) che hanno completato l’impresa di scalare tutti i “Seven Summits “, secondo tra gli italiani solo a Reinhold Messner.
La notizia è stata trasmessa via satellite dalla vetta del Vinson dallo stesso Gariano, emozionato e soddisfatto per il successo della missione sul Continente Bianco.
“Fa un freddo insopportabile e non ci possiamo fermare a lungo in vetta ma la contentezza è enorme. Ho completato l’ascesa con due alpinisti russi, dopo aver temuto di rinviare l’assalto all’ultimo tratto per le durissime condizioni climatiche. Ora scendiamo a valle a festeggiare e a preparare il ritorno in Italia. Ringrazio gli sponsor e tutti quanti hanno creduto in me. Credo di aver ripagato adeguatamente la fiducia”.
La missione di Gariano era iniziata l’11 dicembre con il volo che da Milano l’aveva portato a Santiago del Cile e poi a Punta Arenas. Proprio nell’ultima località abitata della Terra del Fuoco, all’estremità meridionale del Sudamerica. Si erano incontrate grosse difficoltà causate dalla avverse condizioni meteorologiche che avevano costretto a rinviare di una decina di giorni la trasvolata alla base antartica di Patriot Hills e il successivo trasferimento al campo ai piedi del Vinson Massiv.
Poi la costanza e il sacrificio sono stati ricompensati e Gariano, dopo aver festeggiato il Capodanno 2009 al campo 3 (a 3700 metri), ha potuto iniziare la scalata e coronare il suo sogno.
“Estremamente particolare – ha spiegato Gariano – è stato proprio il fatto di festeggiare l’arrivo del primo giorno dell’anno con scalatori provenienti da sei diversi fusi orari. Un’occasione per scambiarsi gli auguri più di una volta ma soprattutto per allentare la tensione nell’attesa di affrontare l’ultimo tratto”.
Ora per Gariano si prospetta il lungo viaggio di ritorno, con il rientro a Patriot Hills con uno “ski-plane”, la trasvolata a Punta Arenas e il volo per l’Italia, previsto per il 9 gennaio.
Aggiornamenti, notizie ed una sorta di diario quotidiano possono anche essere ricavati attraverso il sito web http://7summits.open.ac.uk/vinson e il nuovo sito internet www.associazioneoltre.com, creato alla vigilia della partenza di Gariano per il Cile. L’Associazione Oltre, di cui è presidente lo stesso Gariano, aveva come iniziativa inaugurale proprio il supporto e l’assistenza a distanza all’impresa di Lorenzo. Grande è quindi la soddisfazione anche per il neonato circolo che, oltre a congratularsi con il suo presidente, festeggia così nel modo migliore l’inizio di un’attività che si propone di favorire eventi ed appuntamenti a carattere sportivo, culturale, ricreativo e sociale, con particolare attenzione per l’uomo, la sua cultura e la ricerca del superamento dei suoi limiti, per il rispetto e la conoscenza dell’ambiente fisico circostante, anche attraverso la pratica del “grande viaggio” e dell’escursionismo locale.
Le Seven Summits
Ci sono sette continenti sulla terra e l’intenzione di Lorenzo Gariano, così come di altri alpinisti che lo hanno preceduto, era quella di scalare le montagne più alte di ogni continente. Con la conquista del Vinson Massiv Lorenzo ha scalato tutte le sette vette, completando la “collezione” che, iniziata nel febbraio del 1997 in Africa con l’ascesa al Kilimanjaro, era poi proseguita con l’Aconcagua (Sudamerica, marzo 2000), l’Elbrus (Europa, settembre 2000), il Mac Kinley (Nordamerica, giugno 2001), l’Everest (Asia, maggio 2006) e la Carstensz Pyramid (Oceania, dicembre 2006).