“L’Epifania tutte le feste le porta via”, riprende il ritmo ordinario di vita

3 gennaio 2009 | 06:10
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“L’Epifania tutte le feste le porta via”, riprende il ritmo ordinario di vita

Il ritorno alla “normalità” ripropone molti problemi e interrogativi. E’ come destarsi da un bel sogno e trovarsi immersi nella realtà non del tutto rosea, dove aprire gli occhi, riprendere il proprio posto di responsabilità e impegno nella società

Siamo agli sgoccioli delle festività, ce lo ricorda anche il proverbio “l’Epifania tutte le feste le porta  via”, e già il pensiero è rivolto alla ripresa del ritmo ordinario di vita. Per molti è come un tarlo che guasta la gioia degli ultimi scampoli di festa con il richiamo a rientrare nei ranghi del dovere quotidiano e a serrare le righe, alquanto allentate dalla prolungata serie di festività. E il ritorno alla “normalità”  ripropone molti problemi e  interrogativi. E’ come destarsi da un bel sogno e trovarsi immersi nella realtà non del tutto rosea, dove aprire gli occhi, riprendere il proprio posto di responsabilità e impegno nella società, coscienti che ognuno ha uno specifico ruolo insostituibile per il bene comune. Per questo è necessario respingere la tentazione di ritenere vano il personale contributo, che è indubbiamente spropositato rispetto alla misura dei bisogni dell’umanità. Tutto vero, ma teniamo presente che l’oceano è composto da singole gocce, come l’umanità è un immenso mosaico formato da tante tessere di colori, forme, funzioni diverse, però tutte indispensabili per la completezza e la bellezza dell’insieme. E, inoltre, questo insieme racchiude una infinità di microcosmi (famiglia, rioni, gruppi, parrocchie…), dove l’apporto della singola persona è significativo, anche perché verificabile. Il tuo impegno è come una fiammella che unita a quelle di tantissimi sarà in grado di illuminare il nostro mondo.