Il Pcl si esprime in merito agli aumenti previsti dal Commissario Calandrella

Il Partito Comunista dei Lavoratori, lancia un appello per la costituzione di un comitato unitario di lavoratori e disoccupati contro il caro buoni-mensa.
Nonostante le ultime dichiarazioni rilasciate per mezzo stampa dall’attuale Commissario prefettizio, riguardo le quali il PCL non nasconde la propria diffidenza, che ha rassicurato che non vi sarà previsto alcun aumento per i buoni mensa, è indispensabile, ora più che mai, da parte dei genitori di non fermarsi a questo punto, ma anzi di intensificare la lotta. Se si vuole mirare a conquiste sociali significative, a partire dai servizi rivolti all’infanzia, non si può fare a meno di mobilitarsi in maniera costante avanzando le seguenti rivendicazioni:
– la gratuità dei buoni pasto per le famiglie disagiate e a basso e medio-basso reddito, indipendentemente dal numero di figli a carico;
– la revoca delle convenzioni ipervalutate con le ditte appaltatrici private e della Chiesa sulla gestione delle mense scolastiche e la stabilizzazione dei dipendenti, con assunzioni con contratto a tempo indeterminato da parte del Comune;
– l’affidamento delle mense scolastiche sotto il pieno controllo diretto di chi vi lavora e dei genitori.
A tal proposito il Partito Comunista dei Lavoratori, lancia un appello per la costituzione di un comitato unitario di lavoratori e disoccupati contro il “caro buoni-mensa” ( per informazioni inviare una e-mail all’indirizzo pclsanremo@gmail.com o contattare direttamente il cell. 333 3403678 ), funzionale a coordinare la protesta dei genitori, per porle degli obiettivi politici chiari e per tutelarla dalle volgari strumentalizzazioni di PD e PdL, a cui abbiamo assistito in questi giorni, e che in vista delle elezioni comunali, ora, si ergono a paladini del sociale, nonostante, prima, abbiano fatto di tutto, nelle loro esperienze amministrative, per tagliare i fondi destinati ai servizi essenziali per la persona e la collettività.
A fronte di un bilancio ( l’ultimo del 2008 ) pari a 211 milioni di euro, inoltre, riteniamo che le richieste che poniamo siano assolutamente sacrosante e che trattino provvedimenti del tutto attuabili, dato che i soldi non mancano, potendo considerare il nostro Comune, a partire dalle entrate provenienti dalla casa da gioco e dalla convenzione con la Rai per il Festival, una piccola “Alaska” italiana, nonostante l’alto tasso di disoccupazione e la precarietà diffusa. E comunque, non tocca ai lavoratori risolvere con i propri sacrifici tutti i problemi causati dalle politiche prive di lungimiranza e anti-popolari delle precedenti amministrazioni comunali. Quindi, che paghino, una volta per tutte, coloro che non hanno mai pagato o che si sono resi responsabili di perdite o buchi di bilancio determinati da sperperi, investimenti in iniziative di dubbia utilità e clientelarismo.