Doping al Tour de France: atleti pedinati in Italia e fatti arrestare in Francia dai carabinieri

E’ quanto e’ emerso, oggi, davanti al Collegio del tribunale di Sanremo, nel corso della deposizione dei marescialli dei carabinieri: Davide Teveroli e Alessandro Cappa.
Erano pedinati dai carabinieri, che li aspettavano fuori dalle farmacie con i carichi di anabolizzanti, dopodiche’ venivano fatti arrestare in Francia, non appena varcato il confine, gli atleti francesi, in gran parte ciclisti – molti in corsa per il Tour del 2004 – arrestati in Francia, nell’ambito della maxi inchiesta su un traffico di sostanze dopanti che, sul versante italiano, vede a giudizio nove persone, tra farmacisti, atleti e incaricati di pubblico servizio, di Ventimiglia, accusati a vario titolo di violazione della legge sul doping, somministrazione di medicinali in modo pericoloso.
E’ quanto e’ emerso, oggi, davanti al Collegio del tribunale di Sanremo, nel corso della deposizione dei marescialli dei carabinieri: Davide Teveroli e Alessandro Cappa. I fatti risalgono al periodo tra il 2003 e il 2004. Quattro le farmacie coinvolte, tutte di Ventimiglia: quella di Latte, la Morel, l’Internazionale e la Quaglia. Gli imputati sono: Massimo Barbieri e Antonella Rossi (per farmacia di Latte); Nicoletta Biancorosso e Anna Morel (farmacia Morel); Roberto Cavaletti, Anna Maria Quaglia e Pier Paolo Quaglia (farmacia Quaglia); Claudia Graziosi e Giuseppe Poggio (farmacia Internazionale).
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, atleti francesi (soprattutto ciclisti, ma anche dei culturisti) si sarebbero rivolti a diversi farmacisti di Ventimiglia, anche attraverso intermediari, per acquistare quantita’ imponenti di farmaci, quali: ‘nandrolone’, ‘testosterone’, ‘boldenone’ e ‘ganabol’. Tutte sostanze che venivano, poi, utilizzate o rivendute in Francia per migliorare le prestazioni sportive. Le indagini avevano preso le mosse dalla constatazione di uno smercio eccessivo di farmaci con effetti dopanti, che potevano essere rilasciati soltanto dietro precise prescrizioni mediche. Diverse le intercettazioni telefoniche – tra i presunti acquirenti e i farmacisti – dalle quali si evincerebbero le ordinazioni di medicinali.