Caccia al cinghiale anche nelle zone bruciate e per tutto il periodo del calendario venatorio

26 gennaio 2009 | 07:54
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Caccia al cinghiale anche nelle zone bruciate e per tutto il periodo del calendario venatorio
Caccia al cinghiale anche nelle zone bruciate e per tutto il periodo del calendario venatorio
Caccia al cinghiale anche nelle zone bruciate e per tutto il periodo del calendario venatorio

Nella sola Provincia di Imperia il numero dei capi abbattuti è stato di 4.000. Si segnala, inoltre, che sono stati accertati nel corso del 2008 danni alle colture agricole per quasi 300.000 Euro. ABILITAZIONE VENATORIA, ALLEGATI

Consentire l’attività venatoria al cinghiale nelle zone bruciate, diminuire la percentuale di territorio inibito alla caccia (dal 10% al 20% contro gli attuali 20%-30%) e consentire la caccia al cinghiale in via ordinaria per tutto il periodo del calendario venatorio (attualmente sono previsti 90 giorni): queste le importanti proposte di modifica alla Legge nazionale sulla caccia (n. 157/92) ed alla Legge in materia di incendi boschivi (n. 353/2000) affrontate e pienamente condivise nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Genova.

Hanno partecipato alla riunione, oltre al “padrone di casa” l’Ass.re Regionale alla Caccia Giancarlo Cassini, i rappresentanti delle Province liguri. Per la Provincia di Imperia è intervenuto l’Assessore alla Caccia e Pesca Giovanni Ballestra. ‘Sono soddisfatto dell’esito condiviso di tali proposte – spiega l’Ass.re Giovanni Ballestra – anzi colgo l’occasione per ringraziare i colleghi delle altre Province e della Regione poiché hanno saputo recepirle adeguatamente. Le stesse rappresentano, infatti, la sintesi di incontri tra associazioni venatorie ed agricole che, nei mesi scorsi, hanno concordato (con la regia dell’Amministrazione Provinciale di Imperia) un documento di intenti che dia la possibilità agli enti di operare in condizioni più efficienti al fine di affrontare l’emergenza cinghiale’.

A tal proposito – al fine di illustrare al meglio l’attuale situazione – si ricorda che solamente nel corso della stagione venatoria appena conclusasi in Regione Liguria sono stati abbattuti 23.000 cinghiali. Nella sola Provincia di Imperia il numero dei capi abbattuti è stato di 4.000. Si segnala, inoltre, che sono stati accertati nel corso del 2008 danni alle colture agricole per quasi 300.000 Euro considerando che da tali danni restano esclusi quelli (ben maggiori) arrecati al territorio.

‘Tali misure – specifica l’Ass.re Ballestra – si rendono oggi necessarie essendo destinate ad attribuire maggiore efficacia all’azione delle Province (qualora risultasse opportuno) al fine di eliminare le tensioni sociali insorgenti tra la categoria dei cacciatori e quella degli agricoltori. Mi complimento, inoltre, con i dirigenti di tutte le Associazioni che – in controtendenza rispetto alla realtà nazionale – hanno dimostrato grande impegno ed hanno saputo dare un segno di maturità non indifferente condividendo tali proposte’.

Entro la fine di gennaio la Regione Liguria inoltrerà con proprio documento tale richiesta al governo centrale. La speranza è che l’accoglimento venga immediatamente recepito e che il Parlamento modifiche le leggi che disciplinano la materia rendendo notevole beneficio alla categoria degli operatori del settore agricolo che, tra mille difficoltà, continuano a scommettere sul nostro territorio.

Scarica gli allegati sull’abilitazione venatoria