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Pasquale Indulgenza, Capo Gruppo P.R.C. al Comune di Imperia risponde all’Assessore Fossati

16 ottobre 2008 | 16:25
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Pasquale Indulgenza, Capo Gruppo P.R.C. al Comune di Imperia risponde all’Assessore Fossati

“Mi preme sottolineare che l’apprendimento è una maturazione complessiva, in cui entrano in gioco fattori cognitivi, emotivi, relazionali e ambientali”

Posto che mi piacerebbe sapere dall'Assessore Fossati anche che cosa egli pensa dell'aumento del numero di alunni per classe e della riduzione dell'apporto degli insegnanti di sostegno nelle classi con alunni disabili, ulteriori aspetti della politica dell'attuale Governo Nazionale, per non parlare dei tagli colossali all'intera spesa per l'istruzione e l'assicurazione del diritto allo studio in Italia, ritengo che la sua riflessione sulla mozione approvata alla Camera meriti una prima risposta.
L'Assessore, riferendo di una specifica esperienza comunale, difende il merito del documento votato alla Camera, sostenendo che le misure che esso chiede di istituire (differenziazione di classi) favorirebbero la comprensione e l'apprendimento della lingua da parte dei bambini stranieri. Ora, chiunque – non necessariamente un operatore della scuola – abbia qualche nozione di psicologia dell'età evolutiva e di scienza pedagogica, sa che il processo di crescita è tutt'uno con quello di socializzazione e che in quest'ultimo, a partire dalla fase di passaggio dalla socializzazione primaria a quella secondaria, sono coinvolte dinamiche di estrema complessità riguardanti  l'affettività e la relazionalità. Mi preme pertanto dire all'Assesssore alle attività educative del Comune di Imperia che l'apprendimento, quale processo superiore, non è una meccanica acquisizione di abilità, più o meno
difficoltosa, quasi un fatto tecnico, come egli sembra credere, ma piuttosto una maturazione complessiva, in cui entrano in gioco fattori cognitivi, emotivi, relazionali e ambientali. Fondamentale, in tal senso, è come il bambino percepisce soggettivamente l'esperienza che fa.
E' assodato da qualche decennio, sotto il profilo psicopedagogico – ma soccorrono anche le più aggiornate ricerche nel campo delle neuroscienze – che le intelligenze e la creatività si sviluppano in misura direttamente proporzionale all'equilibrio e alla ricchezza di stimoli che vengono al bambino dal sentirsi libero ed eguale agli altri
nell'ambiente educativo, che egli vive come esperienza integrale. Anche
partecipare delle difficoltà di altri bambini durante le attività scolastiche è di fondamentale importanza per la crescita, intellettuale, affettiva e morale. L'apprendimento della lingua, dunque, non è solo l'apprendimento di specifiche abilità, ma l'esito di una esperienza integrale. Tanto è vero che i bambini (italiani e non) con disturbi dell'apprendimento del linguaggio (dislessia, dislalia, discalculia,
etc.,) vanno aiutati grazie a tecniche specifiche, ma non si pensa certo
di sottrarli alle classi cui appartengono integralmente.
Ad ogni buon conto, poichè l'assessore mette in guardia dal rischio che un tema così delicato "venga trattato dai demagoghi di professione con ricorso agli abituali preconcetti ideologici ed a categorie culturali e storiche ormai superate", sarei ben lieto di discutere pubblicamente con lui i diversi aspetti presi in considerazione, desiderando anche interpellarlo, nell'occasione che auspico, riguardo alle esperienze
contemporanee, non "ideologiche o storicamente superate", che sicuramente egli saprebbe portare a conforto della sua illuminata tesi pedagogica.

Pasquale Indulgenza
Capo Gruppo P. R. C. al Comune di Imperia