Associazione “Banco di fratellanza”, nuovo incontro all’oratorio di Santa Caterina

2 giugno 2008 | 08:05
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Associazione “Banco di fratellanza”, nuovo incontro all’oratorio di Santa Caterina

L’incontro titolato “Voci e aromi delle terre blu”, continua il ciclo di conferenze sul sapere inteso come conoscenza della realtà , in cui l’uomo è inserito, e quindi che tocca gli aspetti concreti della sua esistenza

Una nuova serata culturale, quella del 31 maggio scorso, promossa dall'Associazione Banco di Fratellanza e Libertà, dopo il successo dello scorso settembre, di "Oro Rosso", storia di uomini e corallo.

L'incontro titolato "Voci e aromi delle terre blu", continua il ciclo di conferenze
sul sapere inteso come conoscenza della realtà , in cui l'uomo è inserito, e quindi
che tocca gli aspetti concreti della sua esistenza, dei suoi interessi, e delle sue
radici.

Un incontro dedicato all'ambiente del ponente Ligure, un piacevole momento per
riannodare un legame spezzato con la natura,riflettere su come rispettare
l'ambiente, non inquinare e coltivare tutto ciò che ci nutre, nasce, vive, muore e
rinasce nell'orto,nel giardino, sulla collina.

Protagonista e relatore è stato il naturalista Libereso Guglielmi (botanico,
artista, giardiniere di Calvino e protagonista del racconto "Un pomeriggio,Adamo".
Libereso Guglielmi, un umanista che vive per le piante. Una conferenza, durante la quale il suo irruente amore per le piante ha contagiato tutti i presenti.

Un fortunatissimo incontro con Libereso (come tutti lo chiamano subito dopo averlo
conosciuto), che ci ha permesso di entrare in contatto con una enciclopedia
multimediale che ci ha lasciati tramortiti e ci ha fatto pensare che noi, fino a
quel momento, non avevamo capito assolutamente nulla di quanto la dea Flora ha
generato in questi ultimi diecimila anni.

Libereso esplora tutto, conosce tutto, ricorda tutto e soprattutto ama e fa amare
tutto quanto abbia al suo interno la dea Flora. Libereso ci ha stupiti anche dopo aver parlato di una qualunque specie, poiché quasi regolarmente ne ingeriva una parte: corteccia, foglie, bacche o fiori.

Libereso, ci ha spiegato migliaia di cose e questa sera le ha condivise con noi
sottolineando anche e soprattutto nel corso della sua esperienza quanto sia prezioso il nostro territorio, quanto sia importante salvaguardare il bello che c'è.
A Cervo tutto questo è possibile. Valorizziamo il bello che a Cervo c'è.