Troppi decibel in piazza Bresca, Dario Daniele replica a Larry Camarda: “Su di me pure illazioni”

“In qualità di presidente della terza commissione consiliare – commissione competente – dopo le numerose segnalazioni, e petizioni, che ho ricevuto dai cittadini, io non avevo il diritto di intervenire sul problema, ma ne avevo il dovere” dice Daniele
Alla luce di alcune repliche polemiche che il mio comunicato ha provocato, mi permetto di evidenziare delle semplici considerazioni.
In qualità di presidente della terza commissione consiliare – commissione competente – dopo le numerose segnalazioni, e petizioni, che ho ricevuto dai cittadini, io non avevo il diritto di intervenire su un problema che certamente è sentito, ma ne avevo il dovere.
La proposta di affrontarlo nella sede della commissione, dove sono presenti i rappresentanti di tutti i gruppi politici presenti nel consiglio comunale (maggioranza ed opposizione), eletti dai cittadini, mi appare tuttora l’iniziativa più seria e di buon senso. Come tutti i consiglieri potranno testimoniare, le pratiche e i temi affrontati dalla terza commissione sono stati sempre esaminati in modo sereno e costruttivo.
Anticipo che già la prossima settimana ci sarà una riunione della commissione per affrontare il problema.
Nessuno vuole comunque mettere in discussione la sostanza di un regolamento innovativo che ha inteso sviluppare e confortare la vocazione turistica della città, permettendo a tante interessanti realtà musicali cittadine e a tanti locali di programmare con più possibilità le loro attività.
Altro discorso è invece quello di pretendere, e la ritengo una pretesa assolutamente legittima da parte dei cittadini interessati, il rispetto di quello stesso regolamento – e quindi i controlli conseguenti – anche per evitare una concorrenza sleale tra quei locali, la grandissima maggioranza, che attuano il pieno rispetto delle regole, e quei pochissimi che forse (e i controlli servono proprio ad accertarlo) non sempre le rispettano.
Credo ancora che il rispetto dei regolamenti che i cittadini, attraverso i loro rappresentanti liberamente eletti, si sono dati, sia la premessa necessaria di una libera e pacifica convivenza.
Per quanto riguarda le parole e il tono piuttosto aggressivo del signor Camarda, che non conosco, non ho propria nessuna intenzione di alimentare polemiche sterili.
Certe illazioni gratuite su mie presunte intenzioni di “esposizioni mediatiche” – proprio io che ad esempio ho sempre rifiutato inviti in dibattiti televisivi ed altro proprio per evitare facili “teatrini” – non meritano alcuna replica. Il signor Camarda ha proprio sbagliato persona.
Come Consigliere Comunale svolgo il mio ruolo cercando di risolvere i problemi dei cittadini spesso mediando interessi contrapposti, secondo una logica di buon senso a cui, personalmente, cerco da sempre di ispirarmi.
Invito comunque il sig. Camarda a contattarmi per fissare un colloquio e una sua partecipazione ai lavori della commissione: saremo davvero ben lieti di ascoltare con grande attenzione tutte le sue considerazioni, come esperto del settore.