Risidegnato il percorso, imperniato su una dozzina di ps spalmate dal 25 al 27 settembre

L’edizione numero 50 sarà un po più lunga e ancora più adrenalinica, con la celebre ronde in notturna modificata in modo da poter offrire a protagonisti e comprimari lopportunità di misurarsi in una prova davvero speciale di quasi sessanta chilometri
La torta è quasi pronta. Il gruppo di lavoro che in questi anni ha rilanciato il Rallye Sanremo la sta confezionando con gli ingredienti di sempre, con prove speciali che sanno esaltare come poche altre le qualità di uomini e mezzi legate fra loro da trasferimenti quanto più ridotti possibili. E mai noiosi.
Ma con un impegno ancora maggiore perché questa volta sarà decorata da cinquanta candeline: proposto per la prima volta nel 1928, il Rallye Sanremo celebra con la cinquantesima edizione i suoi primi ottantanni. Tappe importanti, da festeggiare.
“L’obiettivo – conferma Sergio Maiga, presidente del comitato organizzatore – non può che essere quello di offrire a piloti e copiloti una manifestazione di altissimo livello, capace di entusiasmare le svariate decine di migliaia di appassionati che la vivranno ai bordi delle strade e a milioni di telespettatori che la seguiranno attraverso il piccolo schermo grazie, fra l’altro, ad Europort che ha già programmato una serie di collegamenti in diretta”.
Per riuscirci, è stato in parte risidegnato il percorso, imperniato su una dozzina di prove speciali ben spalmate in tre giorni, dal 25 al 27 settembre. Un po’ più lungo e ancora più adrenalinico, con la celebre “ronde” in notturna modificata in modo da poter offrire a protagonisti e comprimari l’opportunità di misurarsi in una prova davvero speciale di quasi sessanta chilometri. Il Rallye Sanremo numero 50 avrà come sempre il suo cuore pulsante sul lungomare sanremese dove sarà posizionato il parco assistenza.