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Protesta dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Imperia e Sindacato Unitario ANCL

6 marzo 2008 | 16:14
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Protesta dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Imperia e Sindacato Unitario ANCL

“E’ entrato in vigore l’obbligo per le imprese di trasmettere tutte le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro mediante il servizio telematico predisposto dalla Regione, ma gli uffici sono disorganizzati”

L’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Imperia ed il Sindacato Unitario ANCL, fanno sapere di aver trasmesso una formale protesta congiunta, indirizzata anche ai vertici politici ed amministrativi della Regione Liguria e della Provincia di Imperia con cui denunciano il trattamento ricevuto dalle imprese e dai loro delegati, in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo di trasmissione telematica delle comunicazioni per il collocamento della manodopera mediante il nodo telematico regionale.
Dal 1° marzo è infatti entrato in vigore l’obbligo per le imprese ed i soggetti da queste delegati di trasmettere tutte le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro mediante il servizio telematico predisposto dalla Regione Liguria ed adottato da tutti i Centri per l’Impiego della provincia di Imperia.
Proprio in questa delicatissima fase di passaggio dal sistema predisposto in via transitoria dal Ministero del Lavoro, che peraltro si è sempre rivelato affidabile, l’Ordine Provinciale evidenzia la totale mancanza di organizzazione manifestata dai competenti uffici ed i gravi problemi creati in capo ai propri iscritti.
Secondo le anticipazioni fornite dalla Regione, il nuovo sistema, sarebbe dovuto entrare progressivamente a regime, scontando una fase transitoria durante la quale i soggetti utilizzatori avrebbero comunque avuto la possibilità di avvalersi in aggiunta del canale telematico ministeriale.
Con ciò si sarebbe conseguita la piena adesione da parte di tutti i soggetti interessati e, nel contempo, si sarebbe realizzato un quanto mai opportuno collaudo da parte dei soggetti utilizzatori.
Improvvisamente, invece, la mattina di venerdì 29 febbraio, contemporaneamente sul sito del Ministero del Lavoro e su quello regionale, è apparso l’avviso che entro le ore 12 (poi slittate alle 15) del medesimo giorno, i soggetti accreditati al sistema regionale sarebbero stati automaticamente disabilitati da quello ministeriale.
Il risultato è stato quello di sostituire una procedura perfettamente funzionante ed affidabile come era quella predisposta dal Ministero, con una del tutto nuova ed innovativa (come tiene a precisare la Regione) il cui utilizzo non è peraltro mai stato illustrato ai soggetti utilizzatori e che ha subito palesato una serie infinita di anomalie tecniche che già si erano copiosamente verificate in fase di accreditamento al nuovo sistema e che ne hanno di fatto reso impossibile l’utilizzo e l’immediata operatività.
Questa intempestiva e quanto mai infausta iniziativa oltre a penalizzare i pochi soggetti che, anche attingendo a quello stesso spirito di collaborazione tanto invocato dai dirigenti e funzionari regionali, si sono adoperati per adempiere preventivamente a tutte le richieste avanzate dai competenti uffici, ha così di fatto impedito di provvedere per via telematica alle comunicazioni in scadenza e generato il rischio in capo agli stessi di vedersi comminare pesanti sanzioni da parte degli organi ispettivi.
Ancora oggi, i suddetti problemi sono ben lungi dal potersi definire risolti.
Sono ancora troppe, infatti, le segnalazioni pervenute alla Segreteria dell’Ordine Provinciale ed a quella del Sindacato Unitario con cui i Consulenti lamentano gravi disfunzioni nel sistema regionale, che non sono superabili se non avvalendosi dei canali tradizionali di trasmissione e della modulistica in formato cartaceo, peraltro abolita espressamente dalle nuove norme entrate in vigore il 1° gennaio ed il 1° marzo 2008.
I Consulenti del Lavoro, arrivando persino ad ipotizzare l’illegittima interruzione di un servizio pubblico che gli Enti competenti sono tenuti a garantire rivendicano pertanto il diritto affinché la Regione Liguria e la Provincia di Imperia assumano formalmente a proprio carico tutte le responsabilità che potranno derivare in capo alle imprese per effetto delle suddette disfunzioni.