Presidenza Provinciale di CNA Costruzioni vicina alla famiglia della vittima dell’incidente a Diano

6 marzo 2008 | 16:50
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Presidenza Provinciale di CNA Costruzioni vicina alla famiglia della vittima dell’incidente a Diano

Cna ritiene indispensabile la sollecita adozione di quella legge di settore che andrebbe a normare sotto il profilo della professionalità la possibilità di costituire un impresa edile

La Presidenza Provinciale di CNA Costruzioni esprime il più profondo cordoglio alla famiglia della vittima dell'incidente sul lavoro a Diano Castello, avvenuto l'altro ieri in un cantiere della nostra provincia.
Forte del fatto che da sempre é impegnata in prima fila, come tutto il sistema provinciale di CNA Imperia,a diffondere concretamente la più ampia cultura della sicurezza del lavoro, ritiene indispensabile la sollecita adozione di quella legge di settore, proposta da anni ormai da CNA Nazionale, che andrebbe a normare sotto il profilo della professionalità la possibilità di costituire un impresa edile. Una proposta oggi unitaria, che va sotto il nome di legge per la qualificazione delle imprese del settore dell’edilizia.
In effetti, nel corso della conferenza stampa unitaria del 7 febbraio scorso, di presentazioine di questa proposta con il titolo “COSTRUTTORI QUALIFICATI. CANTIERI PIÙ SICURI”, il Presidente Nazionale di CNA Costruzioni Giovanni Tonioni ha, tra l'altro, affermato che "’obiettivo delle nostre Associazioni è quello di garantire che chi avvia un’attività imprenditoriale nel settore dell’edilizia abbia le competenze e necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Il comparto delle costruzioni ha registrato negli ultimi anni una tumultuosa crescita del numero delle imprese iscritte, una crescita che continua tuttora.Questi dati hanno una duplice possibilità di lettura. In positivo testimoniano la vitalità del settore delle costruzioni, e la propensione all’imprenditorialità che, in tutti i campi, è una felice peculiarità del sistema economico italiano. Ma sono anche lo specchio di una crescita senza regole che vede arrivare sul mercato, assieme ad operatori qualificati, altri che si improvvisano imprenditori edili per carenza di prospettive occupazionali di altra natura. È da questa situazione che derivano fenomeni degenerativi del settore, che si traducono in forme di concorrenza sleale basate sull’evasione normativa e contributiva, ed in rischi considerevoli sia per la sicurezza dei lavoratori che dei consumatori utenti. Gli infortuni sul lavoro in edilizia sono fortunatamente in calo nel 2007, anche grazie all’azione delle forze sociali, ed all’introduzione di strumenti efficaci come il DURC, ma restano un dramma che deve vedere un impegno costante delle istituzioni, delle forze sociali e delle imprese per rafforzare la cultura della sicurezza e contrastare le cause degli incidenti. CNA Costruzioni e Anaepa-Confartigianato sono convinte che la proposta di legge sull’accesso al settore che presentano oggi possa contribuire in modo decisivo al perseguimento di questi obiettivi, elevando la preparazione professionale e tecnica degli imprenditori, soprattutto i nuovi, ma, attraverso l’aggiornamento continuo, anche di quelli già in attività, in modo da ridurre significativamente il numero degli incidenti sul lavoro, che solo in parte sono giustificati dalla elevata pericolosità intrinseca di diverse delle attività che nelle imprese di costruzioni si svolgono quotidianamente".  
La recente conduzione dei corsi per la sicurezza dei lavori in quota (che da parte di CNA in questa provincia ha visto la partecipazione  di decine e decine di aziende) ha fatto misurare una volta di più sul campo la necessità che l'accesso alla titolarità di un'impresa delle costruzioni sia regolato da norme precise e severe: la complessità delle misure di sicurezza per la realizzazione dei ponteggi presuppone sia una pregressa cospicua esperienza che un'adeguata formazione in materia.
D'altronde, come ha sostenuto proprio ieri Presidente Nazionale CNA Ivan Malavasi, occorre moltiplicare –gli sforzi perché imprenditori e lavoratori siano consapevoli del valore del lavoro sicuro ed abbiano le cognizioni per prevenire gli incidenti, solo così avremo imprese più capaci e competitive. La CNA è impegnata su questo fronte con tutte le proprie forze.
"Per sostenere questo impegno, è necessario anche un nuovo assetto legislativo. L’emanazione del Testo Unico delle leggi della sicurezza sul lavoro" – per il Presidente CNA – "deve essere un’occasione per aumentare le capacità del sistema della prevenzione, istituzioni, tecnici e parti sociali, a migliorare le condizioni di lavoro. Il Testo Unico dovrà comportare uno straordinario sostegno alle micro e piccole imprese per la realizzazione di straordinari progetti di sicurezza. La nuova legge dovrà coniugare semplificazione e tutela, consenso e responsabilità".