FESTA DELLA DONNA: caso di maternità in Polizia a Sanremo, Siulp scrive al Questore di Imperia

8 marzo 2008 | 14:48
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FESTA DELLA DONNA: caso di maternità in Polizia a Sanremo, Siulp scrive al Questore di Imperia

E’ un agente il diretto interessato. Terminate le 3 ore di servizio, dopo le quali deve tornare da moglie e bambino, la pattuglia si interrompe. Il sindacato chiede che l’agente possa essere spostato di mansioni.

Contro la costante interruzione della pattuglia, a Sanremo, dovuta alla necessita' di un agente scelto del locale commissariato di polizia, di rientrare a casa per cambiare il pannolino al bambino, mentre la mamma lo allatta (potendo lui usufruire del diritto alla maternita' che la legge italiana concede anche al padre), e' intervenuto il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia (Siulp), che con una lettera al Questore di Imperia, Luigi Mauriello, chiede che il collega venga cambiato di mansioni.
Il problema e' che, terminate le tre ore di servizio, dopo le quali scatta il diritto alla maternita', dovendo l'agente tornare a casa da moglie e bambino, la pattuglia rimane scoperta e, quindi, viene interrotta. In occasione della Festa della Donna riceviamo questa lettera da parte del Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia), a firma di Laura Galtieri, Segretario Generale Regionale Siulp e Componente Comitato Nazionale Pari Opportunità
SINDACATO ITALIANO UNITARIO LAVORATORI DI POLIZIA
Segreteria Regionale Liguria

Lettera aperta al Sig.Questore di Imperia

Egregio Signor Questore, colgo l'occasione della festa della donna, per segnalarle una situazione che a prima vista potrebbe non sembrare attinente. Tramite la Segreteria provinciale di Imperia sono venuta a conoscenza che un collega in servizio al Commissariato di San Remo, usufruendo del permesso di allattare il proprio figlio minore ( possibilità salutata come grande conquista sociale, frutto della splendida legge 8 marzo 2000), viene impiegato di servizio di controllo del territorio con turno 8-14/14-20.

Detta scelta operativa, che di certo non rappresenta una violazione palese ai vigenti accordi sindacali, appare però quantomeno inusuale per i seguenti motivi:la pattuglia oltre ad essere composta dal collega in questione è composta da un secondo elemento il quale si vede costretto a trascorrere le tre ore restanti del servizio in operativo, creando, pertanto nocumento al controllo del territorio ed alla conseguente sicurezza dei cittadini che si vedono privare di una pattuglia per ben tre ore.

Inoltre, nel caso detta pattuglia dovesse essere impegnata in un intervento e se detto intervento necessitasse di atti di P.G. immediati, il diritto del povero neonato ad assumere il cibo ed essere accudito, verrebbe seriamente leso. La possibilità anche per i padri di accedere alle cosiddette ore per l'allattamento, non a caso fu inserito nella legge riguardanti le pari opportunità e promulgata l'8 marzo, festa della donna: fu il raggiungimento del principio che, nel caso di paternità responsabile, e per renderla sempre più consapevole, il figlio non è solamente della donna, ma le responsabilità ed il carico di lavoro conseguente si possono, anche attraverso strumenti legislativi, condividere.

Rendere difficoltoso, anche moralmente, questo diritto, ci sembra vada nel senso opposto alla ratio di questa legge, che certo non ha inteso rendere "un peso" per l'Amministrazione né tantomeno per la società il padre disposto a prendersi cura in prima persona del proprio figlio.

In una festa della donna troppo spesso svuotata di significato quale augurio migliore per le donne che la società si evolva davvero e che le pari opportunità lo siano davvero per tutti! Per questo motivo, Signor Questore, credo che invocare le pari opportunità per un uomo, l'8 marzo festa della donna, sia la dimostrazione di quanto importanti e profonde siano i valori del Siulp, in materia.