Diagnosi tardiva a giovane che si fratturo’ osso del collo: 12 medici chiamati a testimoniare

Sul banco degli imputati la radiologa dell’Asl 1 imperiese, Donatella Cataldo, accusata di non aver tempestivamente diagnosticato una lesione dell’osso del collo a un paziente di Riva Ligure, che un mese dopo venne operato d’urgenza al Santa Corona.
Sono dodici i medici chiamati testimoniare, per l'accusa, la difesa e la parte civile, nell'ambito del processo per lesioni colpose che vede sul banco degli imputati la radiologa dell'Asl 1 imperiese, Donatella Cataldo, accusata di non aver tempestivamente diagnosticato una lesione dell'osso del collo a un paziente di Riva Ligure, che un mese dopo venne operato d'urgenza all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Mercoledi' prossimo, in tribunale a Sanremo, e' attesa una nuova udienza, durante la quale prendera' il via l'audizione dei testimoni.
Di seguito l'elenco dei testi. Per il pubblico ministero Marco Zocco: i dottori Lorenzo Varetto e Consuelo Valentini. Per la parte civile, i dottori: Walter Valsannia, Rocco Cinanni, Giuseppe Tabasso, Sergio Bonziglia, Enrico Trucco. E poi, Manuela Troisi, Elisabetta Profeta e Daniele Pastorello. Per la difesa, i medici: Maria Fasciglione, Antonio Oliva, Giuliano Campani, Ugo Pisani, Arturo Montolivo, Vincenzo Puleo. Inoltre, Davide Pollano e Caterina Crespi. Si apre, domattina, in tribunale a Sanremo, con la richiesta di perizia per accertare l'entita' del danno, il processo.
I fatti risalgono all'8 dicembre del 2003. L'uomo si reco' al Pronto Soccorso di Sanremo, per degli accertamenti clinici conseguenti a una caduta. I medici lo indirizzarono al Reparto di Radiologia. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero, Marco Zocco, se il paziente fosse stato sottoposto subito a una Tac (e non un mese dopo) la frattura dell'osso del collo avrebbe potuto essere diagnosticata in modo piu' tempestivo, evitando al giovane di rischiare la vita. Secondo un'altra corrente di pensiero, anche se fosse stata riconosciuta in anticipo, la lesione sarebbe stata, comunque, tale da mettere a repentaglio la sua vittima.