Il testo dell’interpellanza del consigliere provinciale Alessandro Sindoni su discarica a Terzorio

L’interrogazione-mozione sarà discussa nel prossimo Consiglio Provinciale programmato per il 5 febbraio
La presente per comunicare ai residenti di S. Stefano al Mare che, in merito alla progettazione di una discarica nel Comune di Terzorio, il capogruppo dell’U.d.c. in Provincia Alessandro Sindoni ha inoltrato, in data 30.01.2008, la seguente interrogazione-mozione, che verrà discussa nel Consiglio Provinciale del 5 febbraio 2008.
Ecco il testo della predetta:
Al Presidente del Consiglio Provinciale
All’assessore Provinciale all’Ambiente
Al Presidente della Giunta Provinciale
Il sottoscritto Alessandro Sindoni, capogruppo UDC in Provincia
Premesso
-che risulta siano sono stati presentati presso gli uffici tecnici della Provincia di Imperia elaborati relativi alla progettazione di una discarica inerti nel Comune di Terzorio;
-che tale discarica si verrebbe a trovare a ridosso di due rii che si vanno ad unire 550 metri più a valle e che, attraverso il Rio Torre, raggiungono il mare in una zona turistico-balneare sita nel comune di S. Stefano al Mare;
-che il rio appena menzionato è tra quelli segnalati dalla prefettura a rischio di inondazioni;
-che unico percorso alla paventata discarica sarebbe il passaggio attraverso il comune di S. Stefano al Mare in zone sportive, turistico-recettive, e di civile abitazione con possibili conseguenze in ordine alla sicurezza stradale e vivibilità;
-che sussistono pertanto forti preoccupazioni di carattere ambientale, nonché di sicurezza e vivibilità per la zona;
Tanto premesso
interroga
Le S.V.
-in via preliminare sulla effettiva esistenza agli atti presso gli uffici tecnici della nostra provincia di tale documentazione progettuale;
-E nell’ipotesi di risposta affermativa alla richiesta appena menzionata
chiede
copia della documentazione depositata presso gli uffici tecnici provinciali e
invita
in ogni caso, l’amministrazione provinciale ad attivarsi urgentemente presso tutti gli enti (compreso quello regionale), per evitare la costruzione di tale discarica nel sito sopra descritto.