Continua il braccio di ferro fra Area 24, il Comune ed il Museo ferroviario.

16 febbraio 2008 | 17:58
Share0
Continua il braccio di ferro fra Area 24, il Comune ed il Museo ferroviario.
Continua il braccio di ferro fra Area 24, il Comune ed il Museo ferroviario.
Continua il braccio di ferro fra Area 24, il Comune ed il Museo ferroviario.

Area 24 ignora le indicazioni della Soprintendenza ai beni storici, artistici ed etnoantropologici e chiede al Museo danni per 20 mila euro. Il documento di cessione dell’area della ex stazione ad Area 24, al momento non si trova.

La querelle continua, ed assume aspetti grotteschi, così come molte situazioni del nostro bel paese. Riassumendo la storia, dopo la cessione delle aree da parte delle Ferrovie dello Stato ai comuni, perchè si unisse quello che per molti decenni era stato diviso dalla linea ferrata, si arrivò all'idea di una pista ciclabile che potesse collegare San Lorenzo al Mare con Ospedaletti: uno scenario impagabile, la possibilità di richiamo non solo verso gli amanti delle due ruote, una sorta di passeggiata dell'amore delle cinque terre, questa volta percorribile non solo a piedi, ma anche in bicicletta. Tutto bene o quasi, sino a quando, nel comune di Taggia si incomincia a parlare di Ostello, sala polifunzionale, garage e negozi sotterranei. La cosa poco importa al Museo ferroviario ligure – onlus, che ha sede nella vecchia stazione: loro non sono sulla sede della pista ciclabile, non danno fastidio ad alcuno, anzi vedono di buon occhio la possibilità che molte altre persone possano fare un tuffo nella storia, recente e non delle ferrovie. Arrivano però voci che danno per scontato lo smantellamento del museo ed il suo trasferimento, in una sede incerta, come arriva perentorio un ultimatum di Area 24 che chiede di lasciare liberi i locali. Il Museo, però non si arrende e chiede che sia riconosciuta la sua valenza storica e culturale, chiamando un causa il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che dopo un sopralluogo, dichiara di voler attivare un procedimento di riconoscimento del notevole interesse culturale e lo fa inviando, il 31 gennaio scorso, una lettera ad Area 24 ed al Comune di Taggia. Area 24, però non intende cedere ed invia una missiva al Museo chiedendo, oltre allo sgombero dei locali, anche il pagamento dei danni. A questa lettera ne segue una seconda che paventa la possibilità di chiedere ulteriori danni se Area 24, non riuscirà ad accedere ai finanziamenti per il 150 anniversario dell'unità d'Italia.

Di seguito il comunicato stampa che il Museo Ferroviario Ligure ha diffuso:  

Il mese scorso il Museo Ferroviario Ligure – Onlus, con sede nella ex stazione ferroviaria di Arma di Taggia comunicava la propria intenzione a voler continuare a tutelare il proprio diritto a divulgare gratuitamente storia e cultura ferroviaria, attraverso l’attivazione dei canali istituzionali preposti alla salvaguardia del proprio patrimonio museale.

Oggi, il museo rende noto che, “a seguito nostra richiesta di tutela e dopo un accurato sopralluogo avvenuto nel gennaio scorso, la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria ha constatato l’eccezionale interesse culturale dei beni inventariati e costituenti il patrimonio del Museo Ferroviario Ligure – Onlus, strettamente connesso alle sue attuali sedi presso l’ex stazione ferroviaria di Arma di Taggia” ed ha avviato il relativo procedimento di dichiarazione di riconoscimento dell’eccezionale interesse culturale.

La comunicazione di avvio del procedimento suddetto è stata inviata tra gli altri anche ad Area 24 S.p.A. ed al Sindaco del Comune di Taggia.

Incurante di ciò Area 24 S.p.A. ha sollecitato duramente il rilascio degli immobili e cosa più grave ha manifestato l’intenzione di richiedere il risarcimento danni al Museo per non aver potuto “godere di una cospicua fonte di reddito”derivante dagli immobili della ex stazione ferroviaria.

Il Museo Ferroviario Ligure – Onlus ha risposto ad Area 24 S.p.A., che, come si desume dalla comunicazione di avvio del procedimento trasmessa dalla Soprintendenza di cui sopra, il valore culturale dei beni che vanno a formare il Museo Ferroviario Ligure – Onlus, non è una sterile somma del valore dei singoli oggetti che lo compongono, mobili o immobili che siano, ma è dato dalla sinergia degli stessi con il luogo in cui sono collocati. L’intero sito così come attualmente conservato e gestito ha un valore culturale intrinseco ed offre altresì un servizio di custodia e divulgazione della memoria storica del Nostro Ponente Ligure.

Lo “spostamento” intimato da Area 24 S.p.A. non comporterebbe un semplice mutamento di sede, ma andrebbe ad intaccare gravemente il valore culturale ed artistico del bene stesso nel suo complesso, mutandolo.

Il “danneggiamento” del bene culturale non deve pertanto intendersi esclusivamentein merito alla sua integrità fisica, bensì anche in merito all’integrità della sua identità culturale ed artistica.

Per questi motivi il MUSEO FERROVIARIO LIGURE – ONLUSritiene di essere giuridicamente impossibilitato ad ottemperare a quanto richiesto da Area 24 S.p.A. In merito alla richiesta di risarcimento danni vi è poi da considerare che Area 24 S.p.A. è una Società di scopo, non certo una Società a fini di lucro, quindi non era dato neppure ipotizzare da parte del Museo Ferroviario Ligure – Onlus, né da parte di qualsiasi altro soggetto, che la suddetta Società avesse intenzione di impegnare i citati beni culturali a fini di profitto.

Si prende atto con rammarico che una Società a maggioranza pubblica abbia chiesto e/o abbia intenzione di chiedere un risarcimento danni ad una ONLUS, che svolge un servizio di utilità sociale.

Parimenti si considera quantomeno inappropriato il disinteressamento manifestato dal Comune di Taggia sulla vicenda.

Questa ONLUS confidava in un atteggiamento ben diverso da parte dei suddetti soggetti, ritenendo l’attività che svolge meritevole di supporto e non di ostacolo e disinteresse.

Da ultimo, mentre si procede a stendere il presente comunicato stampa, ci giunge una incomprensibile richiesta da parte del Sindaco del Comune di Taggia, che fa propria larichiesta di sgombero immobili già avanzata da Area 24 S.p.A., ignorando qualsiasi tipo di responsabilità giuridica”.

Il Presidente MFL

Domenico CALOGERO