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Artigiani di Sanremo in crisi per il blocco dell’edilizia

4 febbraio 2008 | 13:46
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Artigiani di Sanremo in crisi per il blocco dell’edilizia
Artigiani di Sanremo in crisi per il blocco dell’edilizia
Artigiani di Sanremo in crisi per il blocco dell’edilizia

“In città non si vedono più gru! Si sta andando avanti con progetti approvati negli anni precedenti e con piccoli lavori, cioè interventi di ordinaria manutenzione sui volumi esistenti e niente più” sottolinea il presidente Sindoni

Nonostante la buona performance della crescita del settore registrata sul territorio provinciale secondo i dati forniti dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio di Imperia, gli imprenditori artigiani lamentano, tuttavia, una diminuzione del volume di lavoro, particolarmente nella città dei fiori, confermata dai dati congiunturali dell’Osservatorio Regionale.
L’allarmante situazione di Sanremo, che ha spinto numerosi artigiani a cercare lavoro fuori provincia od oltre confine, è stato al centro di un incontro fra i dirigenti di Confartigianato Imperia, preoccupati per un fenomeno provocato da una causa ben precisa: l’assenza dello strumento di pianificazione urbanistica nella città dei fiori che sta riducendo sensibilmente le attività delle imprese legate al settore.

Spiega Antonio Sindoni, Presidente di Confartigianato Imperia:
«E’ attraverso il PUC, infatti, con le sue regole e prescrizioni, che un’Amministrazione comunale attua una politica edilizia da cui l’impresa artigiana attinge per la propria sussistenza. PUC significa regolamentare e rendere vivibile una città, sia sotto il profilo delle edificazioni che sotto quello ambientale, con la creazione di zone verdi. La mancanza del Piano Urbanistico, quindi, incide su tutta la città.
Il conseguente blocco dell’edilizia provoca una serie di negative ricadute su tutto il comparto “casa”, che comprende anche gli installatori di impianti elettrici ed idraulici, i palchettisti, i serramentisti, i falegnami, i tappezzieri… centinaia di figure del mondo artigiano che ruotano intorno alle costruzioni, colonna portante della nostra economia. Sono stati loro a lanciare il grido d’allarme.
Che la situazione sia grave è possibile accorgersene anche ad occhio nudo: a Sanremo non si vedono più gru! Si sta andando avanti con progetti approvati negli anni precedenti e con piccoli lavori, cioè interventi di ordinaria manutenzione sui volumi esistenti e niente più. E come se non bastasse, in una città dove gli alberghi continuano a chiudere, si bloccano quelli che, invece, vogliono aprire!
Cosa rispondere ai nostri imprenditori?
Gli interventi pur messi in atto dall’Amministrazione comunale, tra cui la realizzazione del piano paesaggistico, di prossima approvazione, che dovrebbe dare una boccata d’ossigeno alle nostre imprese, sono solo dei palliativi, non il rimedio. Occorre una nuova pianificazione urbanistica che apra nuovi sbocchi: da anni si lavora sull’esistente ed ormai è tutto esaurito. La crisi non tarderà a farsi sentire in maniera più marcata».

«In sostanza – conclude Sindoni – quello che gli imprenditori artigiani chiedono oltre al PUC, redatto tenendo presenti le particolari esigenze della categoria, è il rilancio della città, il sostegno al suo sviluppo economico nei settori portanti, anche per mezzo di una politica adeguata, di infrastrutture e, soprattutto, di concertazione e collaborazione con le forze produttive per la creazione di piani di sviluppo sociale ed economico».