La morte di Gianni Venuto |
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Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente

5 gennaio 2008 | 10:31
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Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente
Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente
Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente
Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente
Un suicidio avvolto nel mistero quello del direttore dell’Hotel Nazionale. Manca ancora un movente

Il suo medico ha detto che non lo stava curando ne’ per la depressione, ne’ per qualche altro ‘brutto’ male. Forse oggi sara’ disposta l’autopsia. Nel frattempo continuano gli accertamenti degli agenti del commissariato di Sanremo.

Sono tuttora avvolte nel mistero le ragioni che, ieri, hanno indotto il direttore dell'Hotel Nazionale di Sanremo, Giovanni Venuto, 66 anni, a togliersi la vita con il gas di scarico della propria automobile, una vecchia Fiat 127 parcheggiata al secondo piano interrato di un'autorimessa pertinente all'albergo. Tutti coloro che lo conoscevano e che lo requentavano, infatti, lo avevano si' notato un po' depresso, ma lui non si sbottonava con nessuno.

Tra l'altro, anche dal colloquio della Polizia (che procede nelle indagini) con i familiari, non sembrano emergere elementi di spessore. Anzi, l'unica ipotesi che pareva piu' attendibile, quella di un male incurabile, non trova per ora riscontro. Il suo medico di famiglia, infatti, avrebbe affermato di non averlo curato ne' per la depressione, ne' per qualche altro male. In giornata il pubblico ministero Antonella Politi che coordina le indagini potrebbe disporre l'autopsia sulla salma, anche se i familiari hanno chiesto di procedere subito ai funerali.

Giovanni, che mancava dal mattino, e' stato trovato morto, verso le 15 di ieri, da un elettricista di Sanremo che transitava nella zona, il quale vedendo un'autorimessa parzialmente chiusa e sentendo il rumore del motore di un'automobile ha aperto la saracinesca per accertarsi di chi vi si trovasse al suo interno. E' stato a quel punto che si e' accorto della presenza di un tubo in gomma collegato da una parte al tubo di scappamento della vettura, dall'altra al vetro del lato passeggero.

L'elettricista, avendo capito cosa stava accadendo, ha subito aperto la porta, tirato fuori l'uomo e chiamato 118 e 113. I medici giunti sul posto hanno fatto in modo di rianimarlo, ma l'elettrocardiogramma era ormai piatto. La polizia ha per ora accertato che Giovanni Venuto, prima di togliersi la vita, e' uscito intorno alle 8.15 dall'albergo, e' andato in banca per mettere a posto dei versamenti e non lasciare conti in sospeso; dopodiche' ha compiuto un breve giro in automobile (la stessa utilizzata per suicidarsi), quindi si dev'essere recato nuovamente in garage.

Secondo alcune testimonianze raccolte sul posto sembra che gia' da questa mattina si sentisse il rumore del motore provenire dall'autorimessa. Vuol dire che l'auto e' rimasta accesa per diverso tempo, forse per ore.