L’opinione di Donato Basilii (Comitato per la difesa del Saint Charles di Bordighera)

“Siamo daccordo sul progetto di un Ospedale nuovo a Taggia, che non dovrà essere lunico in Provincia”
Anno nuovo vita nuova; Ospedale Nuovo
Ribadiamo che siamo d’accordo sul progetto di un Ospedale nuovo a Taggia, che non dovrà essere l’unico in Provincia, che dovrà a nostro parere ed a parere di molti compreso il Consiglio Provinciale, che lo ha deliberato il mese scorso, compresa la giunta Regionale che lo ha deliberato nel mese di dicembre, (organizzazione ospedaliere prevista su tre presidi in provincia) vedi la nostra comunicazione nel sito. Il nuovo Ospedale, secondo noi dovrà prevedere tutte quelle specialità d’eccellenza e salvavita non presenti oggi in Provincia, e non un solo e semplice accorpamento del’esistente.
Stabilito quanto detto, nel recente passato abbiamo fatto dei apprezzamenti alla Dottoressa Canini ed al suo STAAF, sugli impegni mantenuti nel nosocomio bordigotto, a partire dalla messa a norma dello stabile, ai nuovi servizi inseriti, alle nuove costruzioni, alcune quasi terminate altre in corso d’opera.
Ringraziando l’Amministrazione anche per le fasi concorsuali terminate e delle nomine dei primari del luogo, se lo meritavano veramente per tutti i sacrifici che hanno fatto, per mantenere l’Ospedale Saint Charles una struttura efficiente sotto molti punti di vista.
Adesso come Comitato ci aspettiamo il potenziamento degli organici, il mantenimento dei servizi esistenti compresa l’Ortopedia traumatologica, pare sia in vista un suo imminente ridimensionamento ed il trasferimento a San Remo, comunichiamo sin da ora, che, siamo contrari a tale smembramento e riduzione del servizio, il reparto con alcune difficoltà d’organico funziona egregiamente presso il nostro Ospedale, va potenziato.
Inoltre, visti i dati ed i risultati ottimi della Chirurgia Generale ci aspettiamo un suo ritorno a struttura complessa, con relativa nomina dell’attuale responsabile.
Inoltre, visti i dati ci aspettiamo un potenziamento del Pronto Soccorso, con la relativa apertura di un OBI sulle 24 ore. Una sistemazione decente ed integrata del personale del 118.
Confidiamo nella Dottoressa Canini, che, nonostante le nostre divergenze (per esempio la chiusura dell’ambulatorio d’igiene di Bordighera) sta dimostrando maggior attenzione in senso positivo sul nostro ambito, che lo rammentiamo e l’ambito che ha dato e darà le migliori risposte organizzative, (vedi sportello unico del distretto, dell’igiene pubblica e Veterinaria di Ventimiglia, ed i migliori dati organizzativi dei tre Ospedali presenti in Provincia).
Anche se nella sede del Distretto (Via Basso) oramai è impossibile parcheggiare e non ne trovano uno neanche chi è portatore di handicap, rammentiamo che in quella sede vi sono gli ambulatori di tutti i servizi territoriali, uffici, centro prelievi, sevizio vaccinazioni nonché l’ambulatorio delle visite per invalidità.
Anno nuovo, tagli nuovi?
Pervengono ogni giorno delle segnalazioni da parte di cittadini preoccupati dell’ulteriore depotenziamento dei sevizi preso l’Ospedale di Bordighera, ora tocca alla Ortopedia Traumatologica, per chi non è pratico sono le prestazioni legate all’emergenza, che secondo quanto sentito e dicono dovranno essere portati tutti a San Remo, in quanto Bordighera è destinata a coprire la protesica d’eccellenza, dicono che non ci sono spazi sufficienti, per supportare le due specialità, sia nei reparti che in sala operatoria.
Ribadiamo che per noi non va bene, secondo noi ci sono spazi sufficienti se ben distribuiti ai piani, ed il servizio di sala operatoria deve essere aperto almeno sulle dodici ore giornaliere, lo dice anche l’assessore Montaldo che per diminuire le liste d’attesa, i servizi devono essere operanti per più tempo nell’arco della giornata, certo che questo comporterà degli investimenti sul personale, degli aumenti d’organico, cosa aspetta la D.ssa Canini ad organizzarsi?
Noi ci mettiamo nei panni di chi ha una frattura, e, del dolore che avrà, quando dovrà superare tutte le buche che incontra sulla strada prima di arrivare a San Remo. Di tutti i parenti che dovranno recarsi a San Remo. Quando il servizio a Bordighera c’è e funziona egregiamente, bisogna solo potenziarlo ed assumere del personale, dicono anche che non ne trovano, sappiamo con certezza che dei medici ortopedici, rientrerebbero a Bordighera a lavorare, cosa spettano a farli rientrare, per quanto riguardano gli infermieri l’unica maniera per farli venire a lavorare in riviera e quello di creare dei posti stabili, in ruolo, a tempo indeterminato, non precari, non appaltati, non a tempo determinato, e fare per esempio delle convenzioni con i salesiani per la residenzialità temporanea presso l’ex seminario, di fronte all’Ospedale. Siamo pronti nostro malgrado, ad iniziare nuove forme di protesta se, tale progetto andrà in porto, ci appelliamo ai Sindaci dell’ambito ad intervenire prima che sia troppo tardi.