Al 49° Rally di Sanremo i fratelli Panizzi non gareggeranno insieme, Hervè farà il tifo per Gilles

“Se Gilles sarà protagonista lanno prossimo nellIntercontinental Rally Challenge, potrei tornare al suo fianco” dice Hervè Panizzi
Al volante Gilles, alle note Hervé. Così per anni, anche quelli esaltanti delle stagioni a tempo pieno nel mondiale, delle tre vittorie al Rallye Sanremo. Pareva inscindibile la coppia. E invece…
“… E invece ci siamo divisi.”, conferma il fratello copilota. Aggiunge: “Ma non è detto che sia per sempre. Se, come penso e spero, Gilles sarà protagonista l’anno prossimo nell’Intercontinental Rally Challenge, potrei riprendere servizio”. Nel frattempo, cura i rapporti di Gilles con gli sponsor, un modo come un altro per restare nel giro. Per seguire da vicino il fratello.
“Certo – spiega – che non essere accanto a lui in questo fine settimana mi spiace. Anche per me il Sanremo è una gara molto particolare e mi sarebbe piaciuto dividere con lui l’abitacolo della Peugeot 207 Super2000”. Per cercare il poker, ma non solo: “E’ chiaro che a Gilles, che non corre da più di un anno, peserà la mancanza di abitudine alle competizioni. Ma con le strade del ponente ligure ha da sempre un feeling molto buono e quindi potrebbe anche farcela. Per me, vederlo sul gradino più alto sarebbe bellissimo: diciamo che vincere è il più bel regalo che può farmi”.
Nell’ultima incursione sanremese, la premiata ditta Gilles & Hervé conquistò un gran bel secondo posto alle spalle di Sébastien Loeb. Anche annusando meglio di tutti gli altri l’aria e prevedere che proprio nel tratto finale sarebbe piovuto. L’incertezza meteo di questa quarantanovesima vigilia sanremese potrebbe essere un jolly in più per il pluridecorato francese di origine italiana: “Forse sì – ammette Hervé – ma non è detto. Di certo, la pioggia caduta nel corso delle ricognizioni contribuirà a rendere la corsa ancora più incerta. E difficile: l’acqua ha fatto cadere parecchie foglie dagli alberi e non è difficile prevedere che i protagonisti dovranno confrontarsi in condizioni d’aderenza assai precaria. E’ il bello dei rally, è il bello del Sanremo”.