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Terzo appuntamento tutto al femminile al M.A.C.I. di Imperia, nell’ambito del ciclo di mostre temporanee Tempo’17

Evento Terminato

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Imperia. Dopo la collettiva su David Bowie The Real Face e la personale VBR di Luca Saini appena conclusasi, la prima stagione espositiva del nuovo spazio imperiese di villa Faravelli viene coronata da “In between, personale di Carin Grudda, stimatissima artista tedesca, ligure d’adozione. La sua arte da anni acquisisce un rilievo internazionale, segnato da decine di partecipazioni e mostre personali in tutta Europa, arrivando fino alla Biennale di Venezia nel 2011, dove ha rappresentato l’Italia. Da giovedì 13 luglio a domenica 27 agosto l’intero parco di villa Faravelli sarà quindi lo scenario ideale per un viaggio tra le imponenti sculture in bronzo dell’artista di Kassel: creature fantastiche di un mondo popolato da animali e personaggi simbolici, nati dall’immaginazione della Grudda. Il suo surreale e suggestivo bestiario andrà ad animare nel parco del M.A.C.I. un percorso espositivo destinato a coinvolgere il pubblico nella scoperta dei meravigliosi scorci verdi che circondano la villa, trasformati in un “giardino incantato”. Le opere realizzate in bronzo a scala naturale dall’artista tedesca con base a Lingueglietta (entroterra di San Lorenzo al Mare, Imperia), evocano infatti un’atmosfera sospesa e sognante, e popolano una storia dove i protagonisti sono cani, uccelli, giullari, re e ballerine, caratterizzati da tratti essenziali e quasi infantili, con forme scomposte in un giocoso rimando al Dada. I colori sono brillanti e vivaci, dominati da un turchese intenso e“fiabesco”, decorato con dettagli dorati, e disseminati di misteriosi ed evocativi segni grafici. Il percorso nell’immaginario artistico di Carin Grudda proseguirà negli ambienti interni del M.A.CI., al piano terra di villa Faravelli, dove sarà allestita la produzione pittorica dell’artista. Affiancano infatti i bronzi monumentali, le superfici dipinte con le tecniche dell’acquaforte e della punta secca, sviluppate e declinate in maniera estremamente personale. Recenti sono le esperienze di pittura su superfici in legno di oggetti di recupero, con una propria storia, evocata e riassemblata in un riuso artistico che restituisce una seconda vita all’oggetto.

La Zanzara, il Buffone, la Fenice e molti altri saranno allora i protagonisti del magico mondo in bronzo evocato dalla fantasia di questa scultrice inesauribile, al centro della personale al Museo di Arte Contemporanea di Imperia, che segnerà la stagione estiva. “Un fantastico percorso tra pittura e scultura: Carin Grudda tende a esercitare le proprie peculiarità creative attraverso trasformazioni che talora riguardano la materia stessa del fare. Carin rinnova l’incanto di un immaginario guidato e seguito dalla tecnica e da un’armonia compositiva capace di coniugare il gesto alla conseguente meraviglia. Le sue sculture fanno lievitare gli interpreti dei dipinti, delle incisioni e continua a trasferirli in un racconto aereo dove la favola veste la realtà e la trasforma a propria misura”. Luciano Caprile  Arrampicati sopra a una scultura, che arriva come uno strano compagno di viaggio, ci si trova già a un millesimo di centimetro dalla superficie della realtà. Fermarsi qualche volta, dimenticando sé stessi, come accade nel gioco e nell’amore: questo, sì, ferma il tempo per un istante. Ci libera dalla nostra finitezza.  Essere senza tempo – anche solo per un attimo – è felicità. Carin Grudda

Di seguito il programma per i due giorni di inaugurazione:

Giovedì 13 Luglio dalle ore 18.30: ingresso libero, angolo bar e possibilità di visita guidata alla scoperta del processo creativo che si cela dietro alla realizzazione delle opere

– Venerdì 14 Luglio dalle ore 16.30 Carin Grudda guiderà i piccoli visitatori del MACI in un laboratorio creativo che colorerà il parco di Villa Faravelli (è gradita la prenotazione).

A seguire i suoni e le melodie folk degli Airis animeranno il parco di Villa Faravelli con un live “open air”.

“In between” osserverà poi i seguenti orari di apertura:

Giovedì 16.30 – 19.30

Venerdì 16.30 – 19.30

Sabato 10.00 – 13.00 e 16.30 – 19.30

Domenica 16.30 – 19.30

Carin Grudda

Artista di levatura internazionale, Carin Grudda nasce nel 1953 a Gudensberg vicino a Kassel (Germania ovest). Nel 1991 vince una borsa di studio per Miami presso lo South Florida Art Center: grazie a questa esperienza i suoi lavori si orientano verso grandi forme di “pittura a gruppo”, ossia di immagini che consistono in parti autonome di varie misure che si uniscono poi in un solo grande soggetto. Nel 1992, durante una borsa di studio in disegno artistico sponsorizzato da Saxony a Lipsia, Grudda apprende la tecnica dell’acquaforte e della punta secca, che adatta e continua a sviluppare ancora oggi in maniera personale. Nel 1993 Grudda si trasferisce a Ingelheim sul fiume Reno dove crea i Blaubilder, ossia cicli di grossi lavori che decide poi di modificare tagliandoli in pezzi di differente grandezza. Negli anni l’artista si dedica a realizzare i suoi quadri su differenti superfici. Nel 1998 conosce il fonditore romano Caporrella nella cui fonderia realizzerà, successivamente, numerose sculture in bronzo i cui soggetti varieranno dalle serie naturalistiche di piccole lumache a monumentali Blau-Miau. In seguito a sempre più numerosi e importanti lavori in bronzo in Italia, Grudda decide di trasferirsi in Liguria, nel borgo di Lingueglietta, dove tuttora vive, animando il Parco di sculture “Tra i Mondi”, da lei ideato e gestito e sede del suo atelier.  In Toscana e poi a Roma, perfeziona tutte le tecniche relative alla lavorazione del bronzo. Conosce e collabora con grandi artisti come Daniel Spoerri, Luciano Castello, Nunzio, Arman e Tommaso Cascella. L’artista lascia la sua “impronta” da Roma a Kassel, dalla vicina San Lorenzo al mare a Prato, dove ha concluso recentemente una personale al Centro Pecci.

Il percorso artistico di Carin Grudda, segnato da decine di partecipazioni e mostre personali in tutta Europa, ottiene un prestigioso riconoscimento e apprezzamento internazionale con la selezione per la LIV Biennale di Venezia nel 2011.

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