In carcere

Sanremo, Pagani (Uil Pa): «Detenuto tenta suicidio, salvato dalla polizia penitenziaria in extremis»

«Non possiamo affidarci solo alla polizia penitenziaria, alla fortuna, occorrono uomini e mezzi, può succedere di tutto. Incontreremo la direzione per un confronto sull’organizzazione del lavoro»

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Sanremo. «L’episodio risale a domenica scorsa, un detenuto di origini croate S.H., ristretto nel reparto degenza e sottoposto a Grande Sorveglianza, ha tentato di togliersi la vita, tramite impiccagione, all’interno della propria cella. E’ stato salvato in extremis quando era appeso alle grate della finestra. Solo grazie al tempestivo, immediato e coraggioso intervento degli agenti penitenziari si è impedito che si realizzasse l’insano proposito» – così dice il segretario regionale della UIL PA penitenziari della Liguria, Fabio Pagani raccontando quanto accaduto all’interno del carcere di Sanremo.

«Un detenuto 35enne di origine croate con fine pena 2025 è stato salvato da morte certa, ora è ricoverato presso l’ospedale di Imperia in Camera di Sicurezza. Non possiamo affidarci solo alla polizia penitenziaria, alla fortuna, occorrono uomini e mezzi, può succedere di tutto informa il Segretario Regionaleincontreremo la direzione per un confronto sull’organizzazione del lavoro a breve e ci pare necessario che occorra riflettere sull’impiego delle risorse umane.

Se il DAP non implementa l’organico bisognerà, gioco forza, rivedere le assegnazioni di poliziotti penitenziari negli uffici e nei servizi complementari. Benché anch’essi siano essenziali alla vita dell’istituto in questo momento è preminente rinforzare le prime linee. Vogliamo ricordare che a Sanremo l’organico previsto dai decreto ministeriale dovrebbe essere di 201 unità di polizia penitenziaria, ne sono, invece, assegnate 170».

«Alla fine per garantire i servizi operativi essenziali restano poche unità. Troppo poche! Assolutamente inadeguate a garantire i livelli minimi di sicurezza, ancor più in considerazione – chiude Pagani – che attualmente sono ristretti 265 detenuti in una struttura che potrebbe al massimo contenerne 219, inoltre con estremo rammarico dobbiamo evidenziare che a Sanremo continuano ad arrivare gli arrestati, Sanremo è una Casa di reclusione. Anche in questi numeri c’è la ragione delle violenze che registriamo quotidianamente a Sanremo».

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