2 giugno

Imperia, la manifestazione della Lega in piazza San Giovanni: flash mob per una settantina di militanti

L'onorevole Flavio Di Muro: «Una provincia che si ribella e che vuole far sentire la propria voce a Roma»

Imperia. Una settantina di militanti (erano previsti non più di 100 posti segnati da nastro bianco per garantire il mantenimento delle distanze) giunti dal capoluogo e da tutta la provincia di Imperia hanno partecipato stamattina sul sagrato di piazza San Giovanni a Oneglia alla manifestazione di protesta contro il Governo giallorosso indetta dalla Lega.

I partecipanti hanno sventolato bandiere tricolori ed esposto cartelli contro quella che definiscono “la sanatoria degli immigrati” e richiedendo aiuti per commercianti, artigiani, Partite Iva.

«Siamo in piazza – ha detto il deputato Flavio Di Muro – Per far sentire anche da Imperia la voce della gente comune a Roma. È una manifestazione voluta dalla Lega, indetta da Matteo Salvini ma aperta a tutti, senza bandiere e tessere di partito. Ci sono i cartelli con le nostre proposte la flax tax, una su tutte. Non sono arrivate in questi mesi sufficienti proposte dal Governo per fronteggiare la crisi economica, cassa integrazione in ritardo, bonus di 600 euro impossibile da prendere, tante categorie peculiari del nostro Ponente dimenticate, i frontalieri, il turismo i floricoltori. Una provincia che si ribella e che vuole far sentire la propria voce a Roma».

«Non è una protesta, è una manifestazione pacifica, ordinata di cittadini, commercianti, artigiani, liberi professionisti,  che in maniera spontanea e pacifica vogliono far sentire il loro disappunto verso un Governo che non ha saputo o voluto risolvere i problemi degli italiani», ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana.

«Oggi ci stringiamo più che essere contro -ha detto il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Sonia Viale –  usciamo da un periodo tragico per il nostro Paese e per il mondo, il lavoro è una necessità , dobbiamo puntare, quindi, su misure economiche per dare certezze alla nostra gente. La sanità ha fatto la sua parte, ha affrontato una pandemia, come regione Liguria abbiamo affrontato molto bene con le conoscenze e le risorse che avevamo a disposizione. abbiamo dato mandato alle nostre aziende di riprogrammare la sanità, i Cup verranno aperti alla fine di giugno. Dobbiamo riprogrammare tutte le attività».

 

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