Il commento

Turismo, Muzio (Fi): «Nel Pd la ragion di partito conta più delle ragioni del territorio»

Il capogruppo di Forza Italia in Regione: «Consiglieri e Sindaci Dem chiedano al loro Governo misure che non mettano in ginocchio ristoratori e balneari»

riviera24 - Claudio Muzio
- Foto d'Archivio

Genova. «Mentre a Roma sostiene un Governo palesemente inadeguato ad affrontare la gravissima situazione che il Paese sta vivendo, e mentre INAIL e ISS pubblicano linee guida che, se attuate, rappresenterebbero un capestro per chi investe, produce e dà lavoro nel campo del turismo, il Pd in Liguria ha la faccia tosta di attaccare il presidente Toti e la maggioranza regionale sul tema della ripartenza per le attività balneari. E’ davvero il colmo, perché in questa fase di emergenza l’Amministrazione Toti è stata in prima linea a livello nazionale nel porre seriamente il tema del supporto al comparto balneare, nel mettere in campo misure di sostegno e nel dare agli imprenditori del settore la possibilità di riaprire gli stabilimenti per iniziare a preparare la stagione. Tutto questo
mentre il Governo di cui il Pd è parte non è ancora riuscito a mettersi d’accordo con se stesso e a riunirsi in Consiglio dei Ministri per varare, a metà maggio, il tanto atteso decreto aprile». E’ quanto dichiara Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione.

«A poche ore di distanza dalla dura e giusta presa di posizione di ristoratori e balneari liguri in merito alle linee guida INAIL e ISS, che rischiano di mettere in ginocchio gli imprenditori del settore – prosegue Muzio – meglio sarebbe stato se consiglieri regionali e sindaci del Pd si fossero prontamente impegnati con un’azione forte nei confronti del Governo, sollecitandolo a sostenere questi due comparti così importanti per l’economia ligure. Purtroppo così non è stato: la ragion di partito ha avuto la meglio sulle ragioni del territorio. Sarà ancora una volta l’Amministrazione regionale, dunque, a cercare di porre rimedio, con proprie linee guida, alle scelte di un Governo non all’altezza della gravità della situazione che stiamo vivendo».

«Per quanto riguarda infine la polemica sull’ipotesi di pagamento di 50 centesimi di euro per l’ingresso alle spiagge libere, tengo a ribadire, come ha chiarito il presidente Toti, che si trattava soltanto di una delle possibilità allo studio per coprire almeno in parte i costi per il controllo del rispetto delle regole anti-contagio. In ogni caso, la decisione ultima spetterà ai Comuni, a cui la Regione fornirà tutto il supporto possibile affinché quest’estate i cittadini possano fruire degli arenili liberi», conclude il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

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