Il caso

Mercato di Oneglia spostato per “referendum” sul mare: secco «no» degli ambulanti

Campanini (Fiva): « Quesito posto in maniera scorretta. Così ci affossano». Benassi (Anva): «Ci sentiamo presi in giro». Ogliaro (Aval): «Fatto grave»

Imperia, ripreso il mercato settimanale di Oneglia

Imperia. Levata di scudi da parte degli ambulanti sulla decisione del Comune di spostare il mercato di Oneglia sul mare a seguito del sondaggio telefonico promosso da Palazzo civico.

«Mancanza di trasparenza, obiettività e considerazione», commenta senza mezzi termini l’annuncio di Palazzo civico Claudio Campanini di Fiva Confcommercio. «Il quesito non è stato posto correttamente perché la gente pensa di andare al mercato in calata Cuneo dove si teneva la Fiera di san Giovanni, invece, le bancarelle interessano solo una parte marginale dell’area portuale. Il grosso del mercato viene concentrato nel piazzale a fianco all’Agnesi (Maestri del Commercio ndr) e in banchina Aicardi, due location fredde d’inverno e assolate d’estate e che non sono per nulla commerciali». 

Roberto Benassi, presidente provinciale Anva Confesercenti si sfoga: «Siamo senza parole, il Comune ha cambiato totalmente le carte in tavola rispetto a quanto deciso nell’incontro con l’assessore al Commercio Gianmarco Oneglio proponendo ai cittadini e approvando una opzione di cui nessuno era conoscenza se non,  forse, per un piccola porzione.  Se questo si ritiene che sia un comportamento equo per degli utenti di un mercato che pagano, vi lascio dire… Ci rivolgeremo in tutte tutte le sedi istituzionali per impedire questo abuso di potere».

Gabriele Ogliaro di Aval Confartigianato: «Ero presente anche io alla riunione con l’amministrazione rappresentata dall’assessore  Oneglio, ma si è parlato dello spostamento in via Bonfante e di un allungamento rispetto al centro. Oggi siamo letteralmente caduti dal pero, questa decisione ci ha spiazzati. Mi auguro che non sia definitiva e che ci riconvochino. E’ grave che non ci sia stata comunicata come opzione un’area,  proposta poi ai cittadini di Imperia attraverso la rilevazione telefonica».

«A parte che il sondaggio sulla base del quale il Comune ha assunto la decisione non è attendibile – prosegue Campanini – intorno non ci sono servizi, non ci sono attività, non c’è nulla, quindi ne soffrirà tutto il tessuto commerciale cittadino non solo noi».

 «Siamo rimasti sorpresi della decisione dell’amministrazione, l’opzione che è passata per noi è stata una sorpresa. Il 90 per cento dei nostri associati ha sostenuto il mercato in via Palestro e piazza Ulisse Calvi, la cosiddetta “opzione 1” che ci sembrava quella più praticabile perché collocava le bancarelle in centro dove c’è molto più commercio. Da imperiese appoggio quello che sta facendo il sindaco Claudio Scajola, ma sul mercato non condivido per nulla questa decisione», sottolinea Gianni Nastasi delegato di Anva.

«In gioco c’è la sopravvivenza di centinaia di persone, in un momento di sofferenza come questo il Comune ci dà una vera e propria bastonata», conclude Claudio Campanini.   

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