Progetto transfrontaliero

Progetto Risq’Eau, verso nuova gestione dei rischi di natura idro-geologica nella valle del San Lorenzo: al via nuovi incontri

Aggiornamento dei Piani Comunali di Protezione civile

San Lorenzo al Mare. Nelle giornate di mercoledì 29 e giovedì 30 aprile e, infine, di sabato 9 maggio si terranno cinque incontri d’importanza cruciale per le future strategie di gestione dei rischi derivanti da calamità di natura idro-geologica nel territorio della Valle del San Lorenzo e per gli obiettivi del progetto transfrontaliero INTERREG ALCOTRA 2014-2020 Risq’Eau. In queste date, infatti, i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici dei comuni della Valle del San Lorenzo (Cipressa, Civezza, Costarainera, Pietrabruna e San Lorenzo al Mare), assieme ai geologi e ai tecnici responsabili dell’area di comunicazione di progetto, siederanno attorno a un tavolo di lavoro virtuale per presentare e discutere in dettaglio una proposta di aggiornamento dei rispettivi Piani Comunali di Protezione civile.

«Malgrado le norme di rigido distanziamento sociale e il sostanziale stato di paralisi delle attività produttive e lavorative che ha interessato il paese negli ultimi due mesi – racconta Stefano Pirero, responsabile della comunicazione del progetto Risq’Eau assieme alla dott.ssa Monica Previati – abbiamo deciso di portare avanti comunque le attività programmate mesi addietro e, sfruttando le risorse messe a disposizione dai nuovi media, siamo riusciti a organizzare degli incontri virtuali o, meglio, dei web meeting utili per ridiscutere sulla base di analisi e prospezioni aggiornate i diversi piani di protezione civile adottati da ciascun comune della Valle del San Lorenzo».

«Si tratta di un obiettivo importante per il progetto Risq’Eau e per tutta la Valle – ha aggiunto la dottoressa Monica Previati – perché, grazie al grande lavoro svolto dai nostri geologi, siamo riusciti a rivedere, implementare e adeguare il principale strumento deputato alla gestione corretta e coordinata dei rischi e delle emergenze di natura idro-geologica non soltanto del Comune di San Lorenzo al Mare, partner di progetto, ma anche degli altri comuni della Valle. Strumenti che ora sono in fase di approvazione, o che sono già stati approvati, in giunta e che, mai come in questa fase storica, assumono un’importanza strategica per la tutela dell’incolumità dei cittadini residenti in aree a rischio».

«Mercoledì e giovedì – interviene il dott. Paolo Anfossi, geologo incaricato di progetto – parleremo non soltanto dei Piani di Protezione Civile ma, anche, di come poterli tradurre e presentare alla popolazione residente. Il loro aspetto fondamentale infatti è proprio la funzione pubblica; non devono infatti essere considerati come un semplice documento riservato agli addetti ai lavori. Tutti abbiamo il dovere e il diritto di conoscerne gli aspetti essenziali, affinché ognuno di noi possa affrontare l’emergenza riducendo i rischi per sé e per gli altri».

«Proprio grazie al progetto Risq’Eau – ha concluso Filippo Guasco, sindaco del Comune di Cipressa, che ha approvato in giunta già la settimana scorsa la prospettata revisione del Piano di Protezione Civile studiata ed elaborata dal geologo Anfossi – non solo è stato possibile rivedere e aggiornare il Piano, ma si sta anche valutando l’utilizzo di innovativi mezzi di comunicazione per favorirne la più ampia conoscenza e diffusione possibile».

Al termine di tali incontri, infatti, i Comuni approveranno (in alcuni casi lo hanno già fatto) i rispettivi Piani e caricheranno gli elaborati e le Tavole che li compongono sul proprio sito istituzionale, in modo che ogni cittadino possa conoscerli e recuperarne agilmente una copia. Inoltre, sul sito del progetto (www.risqeau.eu) e, a breve, anche sulla pagina satellite dedicata alla Valle del San Lorenzo (http://turismovallesanlorenzo.com/new_page_risqeau/), sono state caricate le presentazioni condivise con i comuni, utili a tutti per comprendere cosa sono i Piani Comunali di Protezione Civile e come occorre comportarsi durante un fenomeno critico.

«Non si scherza con l’acqua» – è infatti il motto di Risq’Eau, progetto che sta quasi giungendo al termine del suo corso, ma che ha avuto fra i propri scopi principali anche quello di aumentare la conoscenza del concetto di rischio e di fornire a ciascuno importanti strumenti di protezione e autoprotezione. «Quando mi hanno chiesto», ha concluso il geologo Anfossi, «tre parole associate al tema delle calamità naturali, ho subito risposto: previsione, perché senza non avremmo compiuto i passi che ci permettono di mettere in sicurezza le persone e le cose; protezione, e quindi l’importanza dell’azione coordinata dispiegata dalle Istituzioni in momenti drammatici; e autoprotezione, perché l’informazione e la consapevolezza del rischio sono gli strumenti indispensabili per salvare noi stessi egli altri durante un evento calamitoso».

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