Il punto della situazione

Coronavirus, il presidente di Regione Liguria Toti: «In arrivo due milioni di mascherine, obiettivo distribuirle ai cittadini»

«Vorremmo distribuirle a tutti i cittadini, magari tramite le farmacie, grande distribuzione o i negozi di vicinato»

giovanni toti coronavirus

Genova. «Abbiamo ordinato due milioni di mascherine, che dovrebbero essere in arrivo un primo milione giovedì e un secondo milione sabato. Abbiamo pensato di destinarne 500mila al sistema produttivo, al personale esposto che opera nei servizi essenziali, ai porti e alle attività commerciali che sono rimasto aperte.

Se avremo davvero in mano 1,5 milioni di mascherine, vorremmo distribuirle a tutti i cittadini, magari tramite le farmacie, grande distribuzione o i negozi di vicinato, in modo che ogni cittadino possa avere una mascherina. Se questi saranno i numeri, lo faremo appena arriveranno». Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione coronavirus in Liguria.

«Il numero dei positivi di oggi – aggiunge Toti – è legato ai risultati dei quasi 700 tamponi effettuati oggi, soprattutto nelle Rsa, in cui esistono dei cluster di infezione. Nel complesso, i numeri rientrano nel trend di cui si è parlato in questi giorni: gli ospedalizzati sono solo 15 in più e terapie intensive sono stabili. I numero – precisa – ci confermano il rallentamento dell’epidemia, anche se siamo ancora in una fase molto alta a livello dei contagi. È necessario non mollare la presa sulle disposizione di distanziamento sociale per abbassare i contagi nelle nostre città, e così dare respiro alle nostra strutture ospedaliere e non avere più questi numeri sul fronte dei decessi, che ovviamente ci addolorano».

«Grazie a sforzo straordinario degli ospedali – aggiunge Toti – abbiamo ancora alcune decine di posti di media intensità e ancora posti di terapia intensiva. Anche oggi nessuna scelta medica è derivata da assenza di dispositivi o possibilità di cura, ma si è basata sempre e solo sulla appropriatezza».

«Sono partiti oggi i test sierologici sul personale ospedaliero – aggiunge il governatore – Sono stati effettuati circa 700 test, con positivi sotto il 3% nelle strutture testate finora. Nei prossimi giorni avremo a disposizione numeri più ampi sui test effettuati, ma non ci sono al momento evidenze di epidemia nosocomiali. Domani partiranno test a campione sugli ospiti della Rsa e sui donatori di sangue».

«Vedo – conclude Toti- aprirsi un dibattito politico sul dopo emergenza. Ora è però necessario concentrarsi sull’emergenza in corso, perché il ritorno alla normalità non sarà di attualità per almeno altre 2 settimane, e si continuerà con questo schema sicuramente fino alla settimana dopo Pasqua, quando poi potrebbero esser prese lente e progressive determinazioni diverse, con grande prudenza e grande capacità di adattamento. Per ora non cambia nulla».

«Ci sono un serie di numeri che evidenziano l’enorme sforzo organizzativo effettuato dalla nostra sanità – aggiunge la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – Siamo passati da 99 a 1024 posti per la media intensità (dal 2 al 30 marzo), mentre per l’alta intensità dai 25 posti del 2 marzo siamo arrivati ai 183 del 30 marzo».

«Lo sforzo è davvero immane – aggiunge Viale – su tanti fronti. Tutte le persone e gli enti coinvolti stanno dando il massimo, da chi ha ruoli istituzionali ed è chiamato a prendersi le responsabilità delle scelte a chi lavora sul campo a chi svolge un compito nel garantire la manutenzione, i servizi di mensa o di pulizie.

Un ringraziamento particolare – prosegue – a tutta la macchina di gestione dei pronti soccorso, il Diar emergenza urgenza coordinato dal dottor Angelo Gratarola, che riesce ad assicurare a tutti in un momento di enorme afflusso, l’accesso ai nostri pronto soccorso grazie ad una azione di coordinamento che permette di calibrare le risposte e non sovraccaricare alcune strutture, soprattutto grazie all’ assorbimento del San Martino, capace di far tirare il fiato nei momenti più difficili agli altri ospedali, soprattutto nel genovese».

«Non è possibile dimenticare poi – conclude Viale – la grande generosità di tutti i cittadini, le diverse fondazioni e, in particolare, della Banca d’Italia, che ha donato 5 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo padiglione al San Martino e per i laboratori di diagnostica, fondamentali per test e tamponi».

«Proseguono le operazioni per la gestione delle due navi MSC presenti al porto di Genova – precisa l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – La Msc Opera è stata dichiarata nave contaminata, al momento a bordo ci sono 16 marittimi positivi e si registra un ricovero al Galliera dopo il decesso di un marittimo nei giorni scorsi. In questi 16 casi rientrano l’infermiere e il medico di bordo, che verranno sostituiti: abbiamo chiesto alla compagnia di incrementare l’assistenza a bordo con personale proveniente da altre navi non contaminate. Al momento ci sono 160 persone a bordo, ed è difficile farli sbarcare.

Domani grazie alla disponibilità di Asl 3 effettueremo 32 tamponi su cittadini extra-comunitari che, se negativi, potranno partire con voli di linea per raggiungere il loro paese come concordato con l’autorità sanitaria marittima. Il nostro obiettivo è avere 80/90 marittimi a bordo, sperando che non ci siano aggravamenti tra chi è in isolamento cautelativo e anche i contatti di caso, che sono tutti isolati».

«Sempre dalla Msc Opera – aggiunge Giampedrone – domani mattina faremo scendere una cittadina francese, positiva al Covid, che accompagneremo alla frontiera di Ventimiglia con un trasporto in sicurezza in collaborazione con il 118 e il consolato francese».

«Per quanto riguarda la Msc Splendida – aggiunge Giampedrone – i cittadini indiani e filippini presenti a bordo sono in attesa partire con voli charter dedicati, se i loro Paese di origine daranno il via libera, mentre 2 cittadini francesi verranno accompagnati in sicurezza da MSC in Francia. Sempre dalla MSC Splendida oggi sono sbarcati 42 marittimi italiani, e domani ne scenderanno altri 24 che raggiungeranno le loro case con trasporto protetti su gomma a cura di MSC.

Attualmente, quindi, sulla MSC Splendida si trovano circa 700 membri dell’equipaggio rispetto ai 1166 da cui siamo partiti all’arrivo della nave: è già un stato fatto un buon lavoro, ma è necessario continuare a lavorare per alleggerire il più possibile il numero delle presenze a bordo».

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