L'intervista

Coronavirus, a Dolceacqua si lavora per il futuro. Gazzola: «Per ripartire, dobbiamo fare rete»

Nel frattempo, aiuti alle famiglie in difficoltà e stop al pagamento del suolo pubblico

Dolceacqua. Non ci sono casi conclamati di Covid-19 a Dolceacqua, ma l’economia dello splendido borgo dei Doria sta soffrendo moltissimo per le restrizioni e le chiusure di attività commerciali previste dal decreto del premier Conte e necessarie per arginare il numero dei contagi. A fare il punto della situazione, ma soprattutto a parlare dei progetti per il futuro, è il sindaco Fulvio Gazzola.

Giunto al suo terzo mandato, Gazzola non ha mai risparmiato energie per promuovere il suo borgo e, mai come prima, in questo momento buio sta lavorando per rilanciare Dolceacqua. Oltre agli aiuti pratici, come i buoni per la spesa che verranno a giorni distribuiti alle prime 42 famiglie che gli hanno richiesti, il sindaco sta lavorando ad un progetto che coinvolge anche alcuni enti del Principato di Monaco. «Dolceacqua è una piccola realtà – spiega Gazzola – Per ripartire dobbiamo fare rete. Punto strategico sarà il porto di Ventimiglia, gestito dai monegaschi. Il mio obiettivo è quello di coinvolgere anche altri sindaci del territorio per un progetto comune».

Nel frattempo, per cercare di aiutare il più possibile le attività commerciali colpite dall’emergenza, l’amministrazione di Dolceacqua ha deciso di non far pagare il suolo pubblico per i mesi di marzo e aprile. «Cerchiamo di andare incontro, il più possibile, a chi si trova in difficoltà – afferma il sindaco – Poi vediamo se lo Stato ci aiuterà. Meno entrate significano infatti meno risorse da spendere per il Comune».

In ballo, a Dolceacqua, ci sono diversi lavori importanti, tra cui la costruzione di una nuova scuola: «Eseguirli sarebbe importante, anche per dare lavoro alle aziende».

 

 

 

 

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