Coronavirus

Scomparsa di Paolo Micai, Cavo: «Profondo dolore e sconcerto per un grande professionista»

«La speranza, oggi, nell'esprimere vicinanza alla sua famiglia è che insieme alla sua tecnica siano passati proprio ai giovani, ai professionisti del domani i suoi valori, il suo punto di vista "profondo" delle realtà da raccontare»

ilaria cavo
- Foto d'Archivio

Genova. «Non era una questione di tecnica ma di grande sensibilità: con la cura per ogni dettaglio, l’attenzione curiosa e garbata per chiunque e qualunque immagine avesse di fronte, un vero artista della ripresa tv e un grande professionista che oggi piangiamo». Così l’assessore regionale alla Cultura e alla Comunicazione Ilaria Cavo ricorda il regista Paolo Micai, scomparso oggi per le complicanze da coronavirus.

«Dal crollo della torre Piloti a quello di Ponte Morandi Paolo ha sempre saputo cogliere e rendere l’immagine migliore, più vera – ricorda Cavo – Dei timelapse è stato un maestro, impegnatissimo di recente nel racconto della ricostruzione del Ponte di Genova con il progetto #AvantiGenova. Ci credeva, amava la sua città , la sua regione. Aveva anche ricevuto dei premi per come era riuscito a raccontarla. In quest’ultimo periodo raccontava l’attualità del coronavirus, ma anche, nel minimo dettaglio, la ricostruzione del nuovo ponte, con una grande voglia di guardare avanti, con quel piglio deciso ma gentile che in passato, lavorando insieme, ho potuto toccare con mano. Univa velocità e precisione, rapidità e profondità, ritmo e garbo. Da grande professionista ha saputo reinventarsi spesso, adeguarsi a tempi e tecnologie. Insegnava anche agli aspiranti videomaker».

«La speranza, oggi, nell’esprimere vicinanza alla sua famiglia – conclude l’assessore Cavo – è che insieme alla sua tecnica siano passati proprio ai giovani, ai professionisti del domani i suoi valori, il suo punto di vista “profondo” delle realtà da raccontare».

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