Boccata d'ossigeno

Sanremo, slittano i pagamenti di tutte le imposte comunali ma niente cancellazione

La decisione della giunta Biancheri dopo le polemiche legate alle richieste delle associazioni di commercianti e imprese

via matteotti vuota sanremo negozi chiusi

Sanremo. Aiuti ai commercianti e alle imprese in difficoltà, la giunta Biancheri opta per lo slittamento di tutte le imposte comunali in scadenza al 31 luglio ma senza cancellarle. E’ questa la decisione assunta questo pomeriggio dall’amministrazione comunale dopo gli appelli, o meglio, le grida di allarme, che i commercianti matuziani avevano lanciato (per bocca di Confcommercio Sanremo e Sanremo On, oltre che Confartigianato e Confindustria Imperia) al sindaco della Città dei Fiori, affinché Palazzo Bellevue andasse incontro alle necessità del tessuto economico, colpito pesantemente dalle limitazioni dovute all’emergenza coronavirus.

Sono posticipate al 31 di ottobre di quest’anno, quindi, le rate della Tosap, sia per gli ambulanti che per i dehor dei negozi e dei locali, entrambe in scadenza alla fine di marzo. Slittano, allo stesso modo, la seconda e terza rata dell’imposta sulla pubblicità (concessionario per il Comune la società Abaco) e vengono anche spostate le scadenze relative agli accertamenti in corso di Tari e Imu.

Diversamente, non avendone competenza il Comune, le prossime rate dell’Imu e della Tassa di soggiorno rimangono fisse rispettivamente al 16 giugno e al 16 aprile.

Oltre a questo provvedimento, l’amministrazione Biancheri aveva già abolito il pagamento della sosta dei parcheggi blu e cancellato la retta di marzo degli asili nido municipali.

Stamattina la giunta comunale ha anche confermato un altro provvedimento annunciato dal primo cittadino come misura di sostegno alle imprese, ovvero lo stanziamento di una cifra importante da destinare come fondo di sostegno al credito. A corollario di tutto il pacchetto, l’amministrazione comunale evidenzia che, a differenza di altri enti locali che hanno differito le scadenze imminenti, la TARI 2020 per il Comune di Sanremo è già automaticamente differita nelle seguenti scadenze: prima rata 31 dicembre 2020, seconda rata 31 gennaio 2021 e terza rata 28 febbraio 2021. Ragionamento a parte su IMU, imposte demaniali e riversamento tassa di soggiorno, che sono tasse di competenza statale e su cui non può intervenire l’Amministrazione comunale per un loro differimento, come spiega l’assessore Massimo Rossano, coinvolto su questa pratica come assessore alle Finanze: “Come Comune di Sanremo, attraverso ANCI, abbiamo nuovamente fatto richiesta al Governo per un differimento dell’IMU e attendiamo riscontri in merito. Anche per quanto concerne i canoni demaniali marittimi auspichiamo che la Regione intervenga con analogo provvedimento di moratoria. Quello di oggi è il secondo pacchetto di interventi urgenti varato in pochi giorni per far fronte all’emergenza economica e sanitaria in atto. In un primo momento, era già stata decisa la sospensione delle rette dei nidi comunali, la sospensione dei pagamenti dei posteggi delle strisce blu, la gratuità del parking dell’ospedale, la predisposizione di un contributo all’Asl per l’acquisto di 90 mila mascherine protettive da destinare al personale sanitario ed altre iniziative si sostegno sociale”.

Tra le altre iniziative intraprese, si ricorda che Amaie Spa ha rinviato di 30 giorni tutte le bollette in scadenza e, nel solco di tale azione, altre società partecipate stanno valutando provvedimenti simili.
Il sindaco Biancheri, nella disamina dei provvedimenti assunti oggi, richiama nuovamente all’unità di intenti e alla visione di insieme: “Oggi il Comune ha dato un altro segnale e voglio ringraziare gli uffici comunali coinvolti su questa pratica. L’Amministrazione sta facendo tutto quanto in suo potere e così continuerà a fare. Stiamo affrontando quella che, indubbiamente, è la più grande emergenza sanitaria e crisi economica della Repubblica dal dopoguerra ad oggi, ed una simile situazione va affrontata con lucidità e visione di insieme. Siamo a disposizione di qualsiasi interlocutore ma auspico che ogni proposta venga prima concertata in modo da verificarne la fattibilità, altrimenti si rischia di dare false speranze e creare inutili aspettative nel tessuto socio-economico. Per resistere e superare le difficoltà di oggi e soprattutto quelle che arriveranno domani, servono davvero una visione d’insieme, un’unione sociale ed una coesione politica eccezionali, mai viste prima. E su questo devo dire che sto registrando per larga parte un forte senso di responsabilità in associazioni di categoria, sigle sindacali e nell’intero mondo produttivo locale, uniti alle istituzioni per far fronte comune. Anche a livello politico: ci sono diversi consiglieri comunali di opposizione che, lontano dai riflettori, stanno collaborando ogni giorno con l’Amministrazione, che mi chiamano spesso per informarsi della situazione sanitaria e che mi supportano con piccole ma importanti proposte, denotando uno spirito di collaborazione che apprezzo molto e che spero possa essere ripreso da tutti”.

Pur con la speranza che le iniziative del Governo, delle Regioni o delle Amministrazioni locali possano bastare per far fronte all’emergenza economica in atto, il primo cittadino lancia però un appello per un patto di sussidiarietà sociale: “Tutte le iniziative finanziarie delle istituzioni sono e saranno fondamentali. Ma per superare le avversità dei prossimi mesi occorre una rete sociale diffusa in cui ogni cittadino aiuterà il prossimo, per quanto nelle sue possibilità. Dalle piccolissime cose, come mettersi a disposizione del vicino di casa anziano per fargli la spesa, a quelle più grandi per chi ne ha facoltà, come il valutare con più elasticità possibile le scadenze locative o come forme di dilazionamento del credito nel settore d’impresa, nell’attesa che arrivino forti misure di sostegno al credito da parte del Governo. Faccio un esempio nel mio piccolo: da imprenditore so che la mia azienda sarà chiamata a rinunce e duri sacrifici nei prossimi mesi ma so che da quelli dipende la sopravvivenza economica dei mie clienti e dei rispettivi nuclei familiari. Dobbiamo tenderci la mano l’un l’altro, sennò non ne usciremo. E’ un appello che rivolgo a tutti noi”.

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