La replica

“Proposte credibili, interlocutori lucidi”, il sindaco Biancheri rispedisce al mittente le richieste di Confcommercio Sanremo

Dura presa di posizione del primo cittadino che richiama all'unità

Sanremo. “In un contesto drammatico da un punto di vista sanitario, stiamo vivendo una crisi economica di una portata tale da non sapere neanche se uno Stato da solo avrà la forza per risollevarsi. Figuriamoci i Comuni, che già prima di questo disastro faticavano a chiudere i bilanci e garantire tutti i servizi. Se qualcuno vuole far passare il concetto che i Comuni dovranno farsi carico di misure irrealizzabili, non si va da nessuna parte. I giorni drammatici che viviamo sono il preludio di una crisi di cui ancora nemmeno intravediamo la fine, una crisi che dovremo affrontare in modo unitario, probabilmente rivedendo priorità e obiettivi predefiniti. Saremo tutti chiamati a far la nostra parte. E per farlo avremo bisogno di proposte credibili e interlocutori lucidi.

Così il sindaco Alberto Biancheri nel commentare le richieste, avanzate pubblicamente questa mattina, da parte di Confcommercio Sanremo e rilanciate anche dalla rete d’impresa Sanremo On. “Non è questione di negozi o attività commerciali in difficoltà: è l’intero sistema economico a rischiare il collasso totale, continua Biancheri, commentando la situazione locale e nazionale. Il Governo ha varato un primo decreto emergenziale riferito al mese di marzo. Ma non basta e non basterà nemmeno un secondo, se non arriveranno entro le prossime due settimane segnali fortissimi a livello europeo” ammonisce il primo cittadino, che spiega: Chiedere al Comune l’annullamento di tutte le imposte e di tutte le entrate significa semplicemente chiederne il default. Quindi la catalogo come una non proposta. I Comuni, come ha ben evidenziato il presidente ANCI Decaro in una nota indirizzata al Governo parlando a nome di tutti egli enti locali nazionali, potranno sostenere eventuali misure tributarie straordinarie solo con una copertura statale. Pena il loro fallimento, che sarebbe un disastro per i cittadini. Dico questo perché capisco l’ansia di alcuni commercianti. Ma la loro è l’ansia di tutti. Di qualunque categoria. Anch’io, come imprenditore di uno dei settori più colpiti e con la responsabilità di oltre 70 dipendenti, da due settimane fatico a prendere sonno la notte. Ma dobbiamo rimanere molto lucidi in questa fase, anche nelle proposte”.

E puntualizza: “A chi chiede pubblicamente che il Comune faccia la sua parte ricordo che il Comune di Sanremo la sta facendo e la farà. Solo per riepilogare quanto fatto in queste prime due settimane di emergenza: con una decisione coraggiosa abbiamo salvato 400 mila euro di fondi pubblici annullando Sanremoinfiore nell’ultima data utile (soldi che avremmo perso se avessimo ascoltato qualcuno), abbiamo già incrementato di 100 mila euro il fondo dedicato alle manifestazioni e al turismo per l’anno 2020, abbiamo sospeso i pagamenti dei posteggi nelle strisce blu, abbiamo reso completamente gratuito il posteggio dell’ospedale, abbiamo costituito un nucleo di assistenza domiciliare agli anziani soli, abbiamo sospeso le rette dei nidi comunali, abbiamo addirittura prospettato la costituzione di un fondo di sostegno al credito per le nostre imprese (e su questo è arrivata una proposta di Confindustria-Confartigianato e restiamo in attesa di risposta da parte delle altre associazioni), abbiamo dato mandato agli uffici tecnici di valutare ogni altra agevolazione possibile sul breve e medio periodo e, da ultimo, abbiamo predisposto un contributo all’Asl per l’acquisto di 90 mila mascherine protettive per i nostri medici e paramedici in un momento in cui Regioni e Protezione Civile se ne rimpallano la responsabilità. Poco o tanto non lo so, ma l’abbiamo fatto in 15 giorni e nel pieno di un’emergenza sanitaria nazionale. Poi c’è tutto il lavoro che riguarda invece il prossimo futuro, sul breve e medio periodo, a cui stanno lavorando i nostri uffici tributari e di cui Confcommercio e le altre associazioni di categoria sono a conoscenza e che formalizzeremo il prima possibile”.

Biancheri invita però tutti a tener conto della situazione del momento: “Perché la situazione è grave – continua il primo cittadino – e siamo nel pieno dell’onda epidemiologica. Ieri la colonna mobile dell’esercito portava vie le bare dalla città di Bergamo. Abbiamo gli ospedali pieni e dobbiamo ancora raggiungere il picco epidemiologico”.

Ma se l’intero apparato istituzionale è pienamente concentrato nel far fronte all’emergenza sanitaria nel momento di maggior criticità, tutti sono anche pronti a lavorare per il rilancio: “Ribadisco – conclude Biancheri – come già ho fatto inviando una missiva a ciascuno di loro, la mia vicinanza a tutti gli operatori commerciali di tutte le categoria. Arriverà la fase della ripartenza: ci troveremo di fronte ad uno scenario post bellico e dovremo essere lucidi e credibili nelle proposte. Occorrerà avere visione d’insieme per lavorare compatti a quella che sarà la sfida più importante del prossimo futuro-: rilanciare insieme l’economia di Sanremo e dell’intero Paese e recuperare quanto perduto”.

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