Le interviste

Primo giorno del decreto anti-coronavirus ai mercati di Sanremo, tra paure dei commercianti e leggerezze dei clienti

Al mercato annonario i banchi sono dotati di guanti e disinfettante, ma molti usano ancora le mani nude per servizi

Sanremo. Il primo giorno con l’Italia dichiarata “zona protetta” per contrastare la diffusione del coronavirus. Riviera24 è andata al mercato settimanale e a quello annonario, per vedere e cercare di capire come la città sta affrontando questa emergenza, unica nel suo genere a memoria recente e oramai già entrata nella storia.

Con una piazza Eroi Sanremesi con più commercianti che clienti, armati di microfono con asta telescopica e amuchina, scopriamo subito che la signora Ernesta, che indossa la mascherina, viene da una zona rossa della Lombardia: «Ma ero già qui da gennaio come ogni anno» specifica. Speriamo sia vero sia per noi che per lei.

E dopo inizia la triste realtà: ogni titolare di banco intervistato spiega che gli affari stanno andando male e che hanno paura di cosa succederà. Italiani, arabi, africani, senza distinzione di colore della pelle e di religione temono per un futuro che sembra sempre più fosco.

I clienti delle rivendite (quei pochi) sembrano invece più rilassati, in generale per nulla infastiditi dalle recenti, drastiche, disposizioni governative e, in alcuni casi, anche noncuranti delle più banali norme d’igiene. Con certi intenti a toccare frutta e verdura con le mani, nonostante tutti i banchi dell’annonario mettano a disposizione gli appositi guanti e altri presidi sanitari come mascherine e disinfettanti.

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